• 28 November 2024
Lens Protocol

I sistemi di comunicazione decentralizzati vanno osservati molto bene. E soprattutto utilizzati. C’è bisogno di riuscire a decifrare altre realtà che sembrano lontane ma che invece offrono maggiore libertà di connessione e interazione. Parliamo di Lens Protocol.

La decentralizzazione che “arricchisce”

E parliamo di Lens Protocol, nulla di nuovo, sono già diversi mesi che quelli di Aave ci lavorano. Che cos’è? E’ una piattaforma social Web3, leggermente decentralizzata, ma proprio leggermente. Non ha intermediari, né governance centrale ma nasce dalla voglia di interagire liberamente. Un anno fa, quando nasceva, risultava essere una sorta di social alla Twitter, però su base e piattaforma Ethereum. E quindi parliamo di blockchain, non dimentichiamolo. Al momento il progetto vede la partecipazione e condivisione di più social network che fanno capo ad un protocollo condiviso. Qual è la particolarità di lens Protocol? Gli NFT. Ebbene sì, questi contratti intelligenti animati da un universo di file abbinati sono la base fondamentale di Lens Protocol. Cosa vuol dire? (Importante farsi delle domande a questo punto). Vuol dire che ogni funzionalità legata al social sarà un NFT. Potrà trattarsi di post, articoli, commenti o il proprio profilo, tutto rimanda ai Non Fungible Token.

NFT tutta la vita

Proviamo ad andare nel particolare. Ossia come funziona precisamente la piattaforma. Se decidiamo di aprire un account, questo sarà un NFT. Se decideremo di diventare follower di qualcuno, questo “inseguimento” sarà un NFT. La community della piattaforma deciderà ogni singola cosa e le dinamiche saranno totalmente open source. A Mumbai stanno sperimentando il tutto, in quanto Lens Protocol non è ancora attivo, ma il board che opera è molto ottimista. Quello a cui si sta puntando, e di questo Zuckerberg nella sua corsa è molto consapevole, è ad una democratizzazione della comunicazione social globale. Lens Protocol darà la possibilità a tutti di progettare liberamente sulla piattaforma creando transazioni diverse. Si andrà dai social media stessi, alla creazione di DAO (Organizzazioni autonome decentralizzate) fino ad un vero e proprio trading collegato ad una realtà DeFi.

NFT e Lens Protocol

Liberi da Tik Tok con Lens Protocol

I creatori e sviluppatori della piattaforma hanno sottoscritto crittograficamente un documento che redige le norme e la mission del progetto stesso. Nel fare questo si è osservato largamente che ad oggi i social network sono comunque legati ad una serie di regole burocratiche che ne tutelano la privacy ma che ne condizionano l’evoluzione. In realtà lo stesso Tik Tok è soggetto a restrizioni in ambito di registrazione e manutenzione account. Questo social, così come altri, ha portato il team di Aave a progettare intenzionalmente una linea che fosse aperta ad una dinamica decentralizzata e quindi libera. Parte importante della piattaforma è proprio la creazione di un profilo che sia totalmente un NFT, modello principale delle dinamiche di Lens Protocol. E cosa fanno questi NFT nello specifico collegati ad un profilo? Prima di tutto ne tutelano i dati e la privacy. Poi secondo le regole della rete blockchain assicurano il contenuto integro ed originale di un post o articolo pubblicati. E nel caso in cui gli utenti decidano di costruire una propria DAO, la piattaforma dona ogni possibilità e agevolazione democratica per farlo.

Interoperabilità degli NFT

Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio ecosistema. La democratizzazione dei dati inoltre permette di collegare in maniera unica ed originale, ogni azione di un utente ad un NFT specifico. Ha fatto sapere un rappresentante del team:

Siamo il livello applicativo e avere più protocolli che parlano insieme per costruire esperienze e applicazioni diverse. Su Lens è davvero con la comunità dal processo decisionale e da come verrà governato il protocollo”.

E per quanto riguarda la spesa ambientale, che si riferisce al gas e alla creazione e attivazione continua di smart contract, fanno sapere che Lens viaggia su rete Polygon. Sono quindi concentrati su tematiche che mirano a tener presenti scalabilità e protezione ambientale sostenibile. Quello che ormai abbiamo compreso è che i social decentralizzati sono una parte fondamentale della dimensione Web3.

Andare oltre i profili social con Lens

Siamo legati all’idea dei vecchi social network come Facebook perché crediamo che avere un profilo sociale all’interno di questi ci porti ad una stabilità di interazione. In realtà l’idea di Lens è quella di poter essere presenti come account liberamente su più piattaforme sociali, gestendo i propri dati e la propria privacy. Attualmente siamo abituati a vederci in modi diversi a seconda della tipologia dei social: famiglia, lavoro, amici. Con la nuova dimensione di social decentralizzato non avremo più bisogno di questa differenziazione. Attualmente l’applicazione più usata e attiva su Lens è Lenster, un social media all’interno del quale si scrivono contenuti. Questa idea di libertà ma anche di responsabilità del proprio operato rivoluzionerà presto il sistema al quale siamo abituati.

Conclusioni decentralizzate

Avremo la garanzia di autenticità di ciò che scriviamo e di chi seguiamo. Non dovremo più avere la necessità di intermediari per pubblicare un articolo o un report, ma sarà la nostra DAO o la community di riferimento, attraverso step collegati agli NFT a rendere viral il nostro lavoro. E perché no, questo processo (come già accade) sarà la sicurezza di poter monetizzare con il nostro pensiero e quindi attraverso la creazione di contenuti. Liberi dalle piattaforme ma liberi sulle piattaforme. Semplice no?