Avete presente il film con Ben Stiller in cui lui, padre divorziato, si ritrova come guardiano notturno al Museo di Storia Naturale di New York? Il Metaverso ha deciso di entrare a far parte anche di questa dimensione. Parliamo di musei e Metaverso.
Stiller apripista del Museo immersivo
Durante la prima notte di lavoro, scopre che al calar del sole ogni creatura presente all’interno del museo prende vita: statue parlanti, scimmie dispettose, miniature sul piede di guerra e lo scheletro di un tirannosauro giocherellone, si aggirano indisturbate per le sale del museo, provocando il caos più totale. Fa subito amicizia con la statua di cera di Teddy Roosevelt, che gli spiega cosa accade ogni notte in quel luogo: tutte le opere presenti nel museo, vengono riportate in vita dalla magia della tavola d’oro appartenente alla mummia del faraone Ahkmenrah.
La Storia declinata in Virtual Reality
Nulla, tuttavia, deve uscire dal museo dopo l’alba, perché si trasformerebbe immediatamente in cenere. Gliene capitano di tutti i colori, mentre le “statuine” degli antichi romani e quelle dei colonialisti del far West guidati da un cow-boy, continuano a farsi la guerra, un neandertaliano scappa dalla finestra all’alba e finisce per diventare cenere e ancora il protagonista incontra i primi pellerossa, un gruppo di folli unni capitanati da Attila, un Moai dell’isola di Pasqua e tanto altro…
Mi direte “Tanto è un film…tutto si può fare!”…e se invece, i nostri ragazzi potessero imparare la storia in questa maniera o visitare un museo in cui le opere, i dipinti e le sculture prendessero improvvisamente vita? Non è un film e nemmeno fantascienza. Parliamo di Realtà Virtuale e di Metaverso. Ed è già alla nostra portata. Per i nostri ragazzi che imparano ma anche per noi che andiamo a visitare le mostre in giro per il Belpaese! Infatti, sono diversi i musei che hanno adottato la Realtà Virtuale per creare percorsi immersivi dei loro spazi per poterli mostrare, ad esempio, a chi non può vederli in presenza o anche a chi voglia arricchire le mostre tramite l’immersività delle Nuove Tecnologie abilitanti.
Storytelling e ambientazioni virtuali
Sappiamo che è possibile ricreare ambientazioni più o meno realistiche a seconda della nostra volontà per poterci immergere in mondi fatati. Come sarebbe buttarsi, nel senso letterale della parola, in un quadro di Dalì e vedere cosa c’è oltre alla semplice visione in 2d dello stesso. Potrebbe esserci la storia di come è stato dipinto quel quadro ma anche l’invenzione di uno storytelling legato a quelle immagini che ci riportano a quando Dalì lo ha dipinto.
O ancora potremmo ricreare ambientazioni storiche in merito alla Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci, ripercorrere la storia del Guernica di Picasso o perché no, perderci nei meandri e nei dettagli del Trittico delle Delizie di Bosch.
Musei in Realtà Virtuale e device
Bene la Realtà Virtuale può farci vivere queste emozioni che già sono enormi davanti alle opere appena citate in 2D, figurarsi con un visore e l’accompagnamento del racconto dell’opera nella sua realizzazione e ambientazione storica!
Potremmo essere anche noi protagonisti assieme all’opera e interagire con essa. E ancora, possiamo già creare nel Metaverso, musei e gallerie d’arte che accolgono opere digitali, NFT e mostrarci ciò che oggi ci sembra solo un algoritmo ma a cui difficilmente ancora diamo un volto. Sfido chiunque a non volersi sentire almeno una prima volta come il guardiano del Museo di Storia Naturale!