Quale termine è più sbandierato a destra e a manca se non “Metaverso”? Ne parlano tutti i social, i giornali, le televisioni. La verità è che, in molti modi, il Metaverso viene costruito proprio davanti ai nostri occhi. E ogni giorno porta più “giocatori-interlocutori” che vogliono prendervi parte.
Impostazione di una strategia
Chi oggi ha in mente di gestire un marchio, non può fare a meno di abbracciare, quello che si definisce marketing immersivo orientando la propria strategia di comunicazione e di vendite nella dimensione metaversiana. Sicuramente diventa necessario entrare nell’ottica di mischiare esperienze fisiche e digitali. Se il brand è già “fisicamente” molto riconoscibile è bene forse che si cominci a portare il proprio target a riconoscere elementi “digitali”. Proprio durante la fashion week milanese tenutasi a fine febbraio, Benetton ha lanciato il suo primo negozio nel Metaverso a partire dal negozio fisico in Corso Vittorio Emanuele.
“Abbiamo voluto capovolgere l’esperienza immersiva” spiega Massimo Renon amministratore delegato di Benetton Group “creando nel retail fisico, lo stesso ecosistema emozionale che avrà il nuovo store virtuale nel Metaverso che aprirà nelle prossime settimane. Chiunque entrerà nei prossimi giorni nel nostro negozio di corso Vittorio Emanuele a Milano, potrà immergersi in un incrocio tra realtà fisica e connessione digitale“.
Marketing immersivo
Nel negozio virtuale di Benetton i visitatori potranno partecipare a esperienze di gaming per poter così accumulare QR code per effettuare acquisti nello store fisico. Lo store virtuale ha offerto un’esperienza speculare a quella che i visitatori possono aver provato entrando nelle settimane successive nel negozio di Corso Vittorio Emanuele. In occasione della settimana della moda, il Flagship store di Milano è stato colorato di rosa. Dalle vetrine agli ambienti interni, dalle grucce agli scaffali. Lo speciale allestimento è durato quattro settimane ed è stato accompagnato dal progetto #playchange con cui cinque celebrities che hanno condiviso le loro storie. Una giornata è stata dedicata alla presenza di tre star di TikTok in negozio per aiutare i visitatori a cambiare look, con sessioni di styling dedicate.
Metaverso ed esperienza di vendita virtuale
Se da un lato la pandemia, ha fatto abbassare la saracinesca a diversi negozianti, dall’altro ne ha spinti molti a volersi rinnovare costruendosi una presenza digitale di forte impatto. Fendi, nel luglio 2021, ha aperto un Flagship Store Virtuale basato sul suo negozio della 57th Street a New York offrendo ai visitatori tour virtuali. Stessa tipologia di Flagship Store Virtuale è quello di un altro brand di lusso, Hèrmes, che ha lanciato tre negozi digitali.
Altro caso sempre in ambito moda, il negozio di New Balance aperto in occasione della Maratona di Londra del 2021 che ha collaborato con SportsShoes.com per creare un negozio virtuale. Gli utenti potevano esplorarlo sul web, acquistare abbigliamento e persino provarlo sugli avatar di Ready Player Me.
“L’esperienza immersiva” è stata limitata nel lasso di qualche giorno ma gli abiti di New Balance sono rimasti accessibili agli utenti della piattaforma Ready Player Me. Diverso invece è il caso di Samsung che, a gennaio, ha aperto una replica virtuale del suo Flagship Store di New York City all’interno del Metaverso di Decentraland. All’interno il visitatore ha potuto acquistare prodotti fisici e NFT per partecipare a eventi dedicati.
Moda e Tecnologie XR
Zuckerberg ha appena trascorso qualche piacevole giornata nel Belpaese e come sappiamo si è incontrato anche col patron di Luxottica. Proprio per quella partnership instaurata da qualche tempo per poter creare dei device tecnologici che ci consentano di fare esperienze sempre più immersive e stimolanti.
Ricordiamoci bene però che, la vera esperienza metaversiana, la si gode appieno solo corredati da caschetto che si alleggerisce di nuove versioni in nuove versioni. Ma restiamo per ora nel magico mondo delle App. Warner Bros ha collaborato con Yahoo per la premiere del film Dune per creare un’esperienza di realtà aumentata alimentata dalla tecnologia WebAR di 8th Wall. L’esperienza ha permesso ai fan del film di creare un avatar 3D indossando abiti del film.
Pensieri finali
La nostra identità digitale è diventata importante quanto quella fisica, dato che il confine tra le due continua a sfumare. Attraverso il marketing immersivo capiamo come l’accento si sia interamente spostato sull’io che vuole una propria identità in uno spazio parallelo di aggregazione e socialità. Questo, non può impedire che ci sia ovviamente un enorme business alla porta che aspetta solo di essere maggiormente compreso, studiato e finalizzato.