E’ soprattutto un gioco sensoriale. Ed è quello che si vive e sperimenta attraverso il proprio livello attentivo che fa della Virtual Reality il manifesto delle nuove opzioni della comunicazione.
Virtual Reality e nuova struttura comunicativa
I punti su cui dovrebbe focalizzarsi il nuovo marketing “immersivo” sono proprio quelli dettati dall’alto grado di interazione prodotto attraverso l’uso dei device specifici. Parliamo quindi di messaggi che arrivano direttamente allo stato sensoriale più profondo, delineando un profilo unico del brand che vuole comunicare qualcosa.
Ed è sul messaggio, nello specifico, che si articola tutta la costruzione della strategia. L’utente definibile già come cliente fidelizzato, si ritrova da solo all’interno di una realtà riprodotta unicamente per fare in modo che riesca a percepire e a comprendere quelle che sono le proposte del marchio.
VR e Storytelling Immersivo
Una campagna pubblicitaria che si basi sulla prospettiva di crescita esperienziale ed emotiva dei propri clienti, ha già vinto in partenza. E sono il cervello e la mente che, attraverso la consapevolezza di far parte di una realtà costruita ad hoc (storytelling immersivo), vengono stimolati attraverso percezioni ben precise. In risposta a questi precisi stimoli ci saranno determinate reazioni che saranno poi responsabili della risposta finale.
Ricordiamo però che l’utilizzo della Virtual Reality (VR) non rappresenta in sé “la strategia” ma è un mezzo per fare in modo che questa si articoli in maniera del tutto innovativa. L’utente a cui viene data la possibilità di interagire con un ambiente virtuale avrà la netta sensazione di far parte di un gioco.
Gaming e interazione virtuale
Questa del gaming è la parte più forte della comunicazione in Realtà Virtuale: la dimensione ludica come apprendimento e informazione di un messaggio pubblicitario. E questa interazione così profonda sarà il risultato da identificare come obiettivo finale della campagna stessa. Il gioco diventa quindi il ponte attraverso cui mettere in collegamento gli utenti con un dato brand in una continua strategia di interazione che si differenzi dalle altre metodiche alle quali siamo stati fino ad ora abituati.
La progettazione di una buona strategia di marketing che passi per le Nuove Tecnologie Extended (AR e VR) deve necessariamente osservare alcuni snodi “tecnici”. Se il gaming è quello che cattura di più l’attenzione e il ricordo dell’utente-spettatore, ben venga allora tutto ciò che riesce maggiormente a sottolineare.
Innovazione virtuale e brand profile
Fondamentale instaurare un rapporto con il cliente che passi dalla sua percezione più profonda aumentando quelle che sono le porte di accesso alla dimensione del brand stesso. Impostare la comunicazione diretta sui feed degli utenti stessi dopo le prime esperienze immersive legate alla campagna. Questo perché le basi del gaming comunque viaggiano su perpendicolari del passaparola.
Ed è questa stessa game experience che porta a formulare una strategia di marketing unica, soprattutto se supportata da esperienze pregresse in Realtà Virtuale. Quello che definisce in questo caso l’innovazione è proprio la creazione di un’esperienza di gioco che passi dal marketing più tradizionale. Una volta iniziata la distribuzione della campagna di comunicazione basata sulle tecnologie immersive è importante monitorarne il ritorno. Questo perchè poi sistematicamente ci si adegua nella strutturazione di nuove esperienze sulla base del target profilato e delle emozioni suscitate.