• 23 November 2024
Metaverso USD

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Sono davvero tante le indiscrezioni che continuano a piovere come sassi sul mondo del Metaverso. Non si sa più a chi credere e cosa leggere senza avere un colpo al cuore (quello virtuale però). Zuckerberg forse molla tutto, la criptovalute stanno rovinando milioni di investitori, gli NFT sono una truffa studiata a tavolino e tante altre surreali supposizioni. Si parla tanto, si scrivono anche libri (non molti per fortuna) su qualcosa che non è stato nemmeno quantificato in rapporto al suo effettivo valore.

Metaverso e aspettative

Il Metaverso sta diventando una parola talmente inflazionata che a breve tutti quelli che avevano intenzione di entrarci, per un motivo o per l’altro, ci penseranno due volte prima di farlo. Perchè? A chi giova tutto questo? Il mercato non è ancora pronto, ma ci sta, è normale, le nuove tecnologie immersive devono trovare ancora la loro strada quotidiana di applicazione. Eppure non è nemmeno questo il problema. Ogni volta che viene fuori un report o un’analisi tecnica sui movimenti milionari che il mondo virtuale scatenerà all’interno di un flusso economico globale, quello che vado a vedere è la stima di vendita dei device. La verità è che la gente non conosce quello di cui si parla troppo. Sta imparando a memorizzare sicuramente parole che entrano poi a far parte del lessico quotidiano come visore, Web3, tridimensionalità, Realtà Mista, avatar. Ma quanti in realtà hanno avuto modo di fare un’esperienza immersiva? Pochi.

Sui social network si parla tanto di centinaia di corsi di formazione per aziende, manager, scuole, istituti tecnici, senza nulla togliere all’Healthcare. E le foto dei corsisti che come bambini indicano qualcosa nel vuoto mentre con i controller nelle mani viaggiano con il loro Oculus Quest 2. Va benissimo tutto questo, eppure ancora non c’è abbastanza conoscenza della materia. Non credo che sia importante unicamente conoscere le modalità di “gioco” e di accesso al mondo virtuale per capirne le potenzialità. Va fatta secondo me, una profonda revisione delle modalità di comunicazione che ci legano ancora fortemente al non concluso Web2. L’esperienza del Metaverso diventerà una realtà tangibile (certo un giorno anche quello) nel momento in cui entrerà a far parte delle nostre necessità di interazione quotidiana.

Linguaggio universale

NVIDIA, la bella società di chip californiana sta facendo quello che naturalmente doveva accadere e di cui tutti daremo a conoscenza a breve. Ha infatti deciso di dare il via libera ad un nuovo linguaggio di creazione contenuti che sposi perfettamente la linea 3D del Metaverso. Ideatori del nuovo modo di creare e condividere le linee linguistiche del Metaverso, sono stati gli specialisti del 3D della Pixar. Hanno infatti sviluppato un framework open source facilmente estensibile per la condivisione di dati grafici 3D: USD. Se con il vecchio Internet l’HTML era il passaggio obbligato per la strutturazione e programmazione condivisibile da più registri, ora si apre l’era del USD (Universal Scene Description).

Nvidia vuole fare in modo che si possa spostare il linguaggio USD dallo studio di animazione direttamente nel Metaverso. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang descrive il mondo virtuale animato da avatars come una “estensione 3D di Internet“. Quello che si sta evidenziando è l’interesse delle aziende a livello mondiale per la possibilità di avere un proprio spazio 3D rappresentativo nel Metaverso. Nvidia lo ha capito e ha redatto un report (un altro, ma ci sta) secondo cui attualmente nel mondo sono più di 230.000 gli utenti privati che stanno usando questo nuovo linguaggio per costruire elementi e ambienti 3D, mentre le aziende interessate toccano quasi il milione.

Community e reali esigenze

Quello che va compreso è anche il continuo riferimento che viene fatto, in campo metaverso, al crescente pullulare di community sempre più unite. Questa è una delle espressioni che maggiormente preferisco: la community decide democraticamente. E’ vero, ed è tangibile. La realtà del nuovo mondo virtuale poggia le sue basi su di un differente modo di partecipare e interagire. Questa sarà la svolta. La community sarà il motore che decreterà il successo del mondo parallelo. Ed è davvero strabiliante come alla base di tutto questo (avatar compresi) ci sia un fitto ricamo di interconnessioni puramente umane. Siamo noi a generare i nostri bisogni e il Metaverso non sarà altro che un modo differente di comunicare e ricercare quello di cui abbiamo bisogno. Le principali società e i colossi tecnologici mondiali saranno i promotori di questa nuova possibilità.

La community decreta, dona valore, esporta emozioni e pensieri, si aggrega, condivide. Un laccio potentissimo su cui si dovrebbe evidenziare una linea psicologica se non filosofica. Ed è da questo che nasce il vero sound del futuro storytelling immersivo. Dalla gente comune che decide di entrare nel mondo virtuale così come preferisce. Scegliere, partecipare e unire le proprie forze a quelle degli altri. Il Metaverso non deve essere assolutamente una copia del mondo reale, non avrebbe molto senso altrimenti. Il Metaverso è il Metaverso, e non saranno sicuramente i flussi diagrammatici a stabilirne la crescita e il futuro.

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