Giovanni Liso ha la faccia tranquilla di chi sa dove sta andando. Sviluppatore, ideatore di nuove linee tecnologiche e soprattutto ardimentoso sostenitore della realtà del Sud del Nostro Bel Paese, ha capito prima degli altri dove stesse andando il Metaverso. Ha creato, insieme ad altri due compagni di viaggio (Alessio De Pinto e Roberto Jacono) una soluzione in grado di portare a tutti il piacere dell’immersività (se così possiamo dire). La Realtà Virtuale abita a Rutigliano e si chiama Mav Reality. Parliamo di SmartVerse. Cos’è? Molto semplice da spiegare: è il Metaverso a portata di smartphone. Provare (il kit) per credere. L’ho intervistato in una caldissima mattina pugliese.
Partiamo da una domanda molto semplice. Che cos’è per voi (gruppo di valorosi sviluppatori del futuro) il Metaverso? E a che punto siamo in fatto di consapevolezza nella mente della gente?
Per noi, il Metaverso rappresenta uno spazio virtuale in cui provare esperienze immersive e interattive che non potresti vivere diversamente. È un luogo in cui gli utenti possono esplorare, creare, socializzare e lavorare, superando i limiti del mondo fisico. Alla fine, se i sensi uditivi e visivi sono d’accordo, la comprensione di ciò che viviamo in quel momento non è troppo diversa da quella reale. Sebbene il concetto di Metaverso stia guadagnando popolarità, la consapevolezza e la comprensione generale tra le persone sono ancora in fase iniziale. Molti associano il Metaverso principalmente ai videogiochi e alla VR, in maniera un po’ fumosa, ma c’è molto di più. Ci sono tanti progetti in evoluzione che hanno il potenziale di rivoluzionare diversi aspetti della nostra vita quotidiana, dal lavoro all’intrattenimento, all’istruzione e oltre.
Cosa vi ha ispirato a sviluppare un dispositivo semplificato che utilizza lo smartphone per accedere al mondo immersivo? E perché dovrebbe essere la scelta giusta per il mercato?
Durante i miei primi anni di università, ebbi l’opportunità di provare l’HTC Vive in un bar a Matera. È stata un’esperienza incredibile, ma quando tornai l’anno dopo con alcuni amici, il bar aveva rimosso tutto a causa dei costi elevati. Questo mi fece riflettere: se potessimo portare anche solo una parte di quell’esperienza sui cellulari, riducendo così i costi, avremmo un grande potenziale di mercato. Perché SmartVerse è la scelta giusta per il mercato? Per diversi motivi. Il primo è l’accessibilità. Utilizzare lo smartphone come dispositivo principale rende la VR molto più accessibile. Quasi tutti possiedono già uno smartphone, quindi i costi per entrare nel mondo VR sono significativamente ridotti. Altro punto è sicuramente il costo ridotto. Il nostro dispositivo è ottimizzato per essere economico, permettendo a più persone di sperimentare la VR senza dover investire in costosi visori dedicati. La semplicità d’uso. Abbiamo sviluppato un joystick dedicato e un kit facile da usare, rendendo l’adozione della VR semplice anche per chi non ha competenze tecniche avanzate. La versatilità. Il nostro dispositivo funziona su tutte le piattaforme, comunicando tramite BLE (Bluetooth Low Energy), offrendo un’esperienza fluida e senza interruzioni. Crediamo che rendere la VR più accessibile e conveniente sia fondamentale per la sua adozione di massa. SmartVerse è stato creato con questa visione: portare esperienze immersive a tutti, ovunque.
Come funziona esattamente? E quali sono i vantaggi che ritieni possa offrire rispetto ai tradizionali visori VR?
SmartVerse utilizza uno smartphone come dispositivo principale per esperienze VR. Il nostro kit include un VR box in cui inserire il telefono, trasformandolo in un visore VR. Abbiamo sviluppato un joystick ottimizzato che si connette al telefono via BLE (Bluetooth Low Energy). Questo permette un controllo preciso e intuitivo delle esperienze VR. Il nostro SDK è progettato per essere low code/no code, permettendo anche a chi non ha esperienza di sviluppo di creare o convertire giochi ed esperienze in modalità VR. Supporta diverse piattaforme, garantendo compatibilità e facilità d’uso. Riteniamo che i vantaggi di SmartVerse rispetto ai tradizionali visori VR siano davvero tanti. I tradizionali visori VR possono costare centinaia di euro. Utilizzando uno smartphone che la maggior parte delle persone possiede già, SmartVerse riduce significativamente il costo di accesso alla VR. Il nostro kit è molto più economico rispetto ai visori dedicati, rendendo la VR accessibile a un pubblico più ampio. I visori VR tradizionali possono essere complicati da configurare e utilizzare. SmartVerse, con il suo sistema semplice e intuitivo, è progettato per essere utilizzato da chiunque, senza bisogno di competenze tecniche avanzate. Il nostro SDK facilita lo sviluppo di contenuti VR, riducendo la barriera all’ingresso per i creatori di contenuti. I visori VR tradizionali possono essere ingombranti e difficili da trasportare. Con SmartVerse, tutto ciò che serve è uno smartphone e il nostro kit, facilmente trasportabile ovunque. Questo permette di portare la VR con sé, rendendola accessibile in qualsiasi momento e luogo. La versione 2.0 del nostro dispositivo è compatibile con tutte le piattaforme, garantendo un’esperienza utente uniforme e senza interruzioni. L’uso del BLE per la connessione del joystick assicura una latenza minima e una maggiore stabilità della connessione. Con SmartVerse, l’hardware non diventa mai obsoleto poiché si basa su smartphone che vengono costantemente aggiornati. Questo garantisce che gli utenti possano continuare a godere delle ultime innovazioni in VR senza dover acquistare nuovo hardware costoso.
Quali sono o saranno i settori che ne potrebbero beneficiare di più?
Le scuole e le università possono utilizzare SmartVerse per creare esperienze di apprendimento immersive. Gli studenti possono esplorare ambienti virtuali, partecipare a laboratori simulati e visualizzare concetti complessi in modo interattivo. Le aziende possono formare i loro dipendenti in ambienti simulati, riducendo i costi e i rischi associati alla formazione pratica. Ad esempio, gli operatori di macchinari possono praticare in un ambiente virtuale prima di utilizzare l’attrezzatura reale. I giochi VR sono poi uno dei principali motivi di interesse per la VR. Con SmartVerse, i giocatori possono godere di esperienze di gioco immersive senza il costo elevato dei visori tradizionali. Eventi virtuali, concerti e spettacoli possono essere vissuti in prima persona da casa, offrendo un’esperienza coinvolgente e interattiva. Le agenzie di viaggio possono offrire tour virtuali di destinazioni turistiche, permettendo ai clienti di esplorare luoghi prima di visitarli. Questo può aumentare il desiderio di viaggiare e migliorare l’esperienza del cliente. Gli studenti di medicina possono utilizzare SmartVerse per praticare procedure in un ambiente simulato. Questo aiuta a migliorare le loro competenze senza rischi per i pazienti. E i pazienti in riabilitazione possono utilizzare la VR per svolgere esercizi e terapie in un ambiente controllato e stimolante.
La partecipazione di Mav Reality allo Smau di San Francisco ha portato a nuovi contatti con investitori stranieri. Quali opportunità di crescita e di collaborazione internazionale vedi per la vostra realtà nel prossimo futuro?
Speravamo in una partecipazione estera più consistente. Ma l’esperienza è stata sicuramente positiva. Entrare in contatto con realtà vicine alla Silicon Valley, con i loro metodi di ragionamento e con le possibilità che offrono sicuramente apre a degli scenari che prima non erano considerati. La nostra soluzione nasce per mercati esteri, che sono quelli a cui stiamo puntando, dopo aver fatto un po’ di validazione.
Un’ultima domanda: com’è la vita di un bravo sviluppatore?
La vita di un bravo sviluppatore è fatta di curiosità. Curiosità significa passione per quello che si sta facendo e non c’è niente di più rivoluzionario di uno scienziato, un ingegnere, un dottore o uno sviluppatore curioso. D’altronde, se fai ciò che ti piace, non lavorerai neanche un giorno della tua vita.