• 6 November 2024
Eventi virtuali

Mi piace immaginare una sorta di brainstorming virtuale all’interno di uno spazio condiviso con chi manda avanti, soprattutto in questi tempi complicati, un’azienda. Per il semplice fatto di poter mostrare come la qualità di presentazione e successiva vendita di un prodotto, in modalità immersiva, possano generare grandi risultati. E’ comprovato che le esperienze immersive abbiano la capacità di coinvolgere il cliente in modo esponenziale. Entriamo allora nei meandri ancora inesplorati del mercato immersivo.

Esperienza e acquisto

Il valore che assegnerei alle Nuove Tecnologie XR, nei casi specifici d’uso aziendali, potrebbe avere un’alta percentuale di prestigio. Soprattutto se collegato alla creazione e gestione di eventi virtuali immersivi. Bisognerà allora fare riferimento alla definizione di piattaforma virtuale. Questa si presenta come una vera e propria soluzione intersettoriale con una capacità di coinvolgere un grande numero di potenziali clienti e senza enormi spese logistiche. Le possibilità sono allora illimitate e le categorie di riferimento per la scelta di una buona piattaforma che possa offrire interfacce simulatrici della realtà risulta essere davvero vasta. Saranno allora gli avatar a rappresentare la nostra soddisfazione nel poter interagire con chi ci presenta il proprio prodotto. La consapevolezza di poter essere all’interno di quello che vogliamo acquistare è un’opportunità che ogni azienda dovrebbe prendere in considerazione.

Il cliente che sente

Cosa dovrà fornire allora un’azienda all’interno di uno spazio 3D? Sicuramente il fulcro di quello che la propria linea vuole raccontare, senza tralasciare nulla. E saranno gli oggetti tridimensionali e gli ambienti ricreati ad hoc a dare il giusto tono. Ed è questo che un brand dovrebbe sapere (ma lo abbiamo già ampiamente analizzato in tanti articoli sul marketing immersivo) e cioè che offrire un mondo di acquisto virtuale è una strada per il futuro delle vendite. Ricordiamo sempre che le piattaforme di accesso al Metaverso, perché è di questo che stiamo parlando, possono essere visitabili da più device. Non soltanto quindi visori (dove però l’esperienza sarà davvero completa) ma anche da computer e smartphone.

Tutte sono in grado di convertire ogni evento fisico in una forte esperienza immersiva, coinvolgente e basata soprattutto sull’aggregazione. Un utente, e quindi un possibile cliente, potrà partecipare tranquillamente da casa o dal posto di lavoro, a quella che gli si presenta come possibilità di scelta personale di un dato prodotto. Non è quindi da trascurare il confronto che si viene a creare tranquillamente tra utenti, fondamentale per alimentare il mercato.

Quello che l’azienda non sa

Non più solo la gestione di un’economia basata sull’organizzazione di un evento in presenza ed in forma “fisica”, ma il tutto si discosta per aprirsi ad una nuova forma mentis. Rimuovere i confini fisici, ecco quello che ogni azienda dovrebbe comprendere. Utilizzare una piattaforma per eventi virtuali vuol dire proprio questo, portare il proprio brand, la propria storia ovunque la si voglia ricreare e raccontare. E soprattutto ovunque la si voglia “far sentire”. Quello che poi rispecchia un altro punto a favore del mercato virtuale è la possibilità di monitorare in tempo reale quegli indici di gradimento e partecipazione che solo gli utenti presenti possono determinare.

Esiste poi un piano di scelta personalizzato che ogni utente può fare, ed è quello che offre ogni buona piattaforma che si rispetti. Varietà di luoghi ed esperienze che definiscano il tema e il marchio rappresentato. La creazione di dimensioni sensoriali immersive (attraverso la VR) definite da una personale visione del prodotto è una delle strade che gli utenti prediligono. Una sezione a parte meriterebbero le dinamiche relative all’inserimento degli sponsor all’interno degli eventi immersivo-virtuali.

Il legame virtuale

Cosa ci si deve aspettare quindi da un buon evento virtuale strutturato su di una piattaforma annessa? Un successo basato sull’emozione e sulla dinamica sistemica di quello che sente l’utente. I feedback di ritorno, spesso istantanei per un’interazione creata a priori, sono la prima arma di vendita di un’azienda in modalità virtuale. Un cliente che visita uno stand virtuale saprà cosa scegliere in base anche alla linea di gaming esperienziale creata per supportare la sua stessa presenza nella location metaversiana.

E’ l’utente stesso che interagisce con il marchio e lo fa in un ambiente che non ha nulla da invidiare a quello fisico ma che anzi, si prospetta come unicità di conoscenza diretta. Quello che accadrà ben presto sarà una naturale linea di familiarità interna alle aziende con il mondo del mercato virtuale. Un investimento che auguro alle aziende è comunque quello necessario legato agli elementi in 3D. Sono infatti proprio questi contenuti a mettere in moto la macchina del vero potenziale di queste stesse piattaforme.

Un’opportunità unica

Quando sentiamo parlare di digitalizzazione dovremmo comprendere subito che si tratta di nuova modalità di gestione del lavoro. Rendere un evento virtuale attraverso l’uso di piattaforme specifiche vuol dire per un brand essere al centro dell’innovazione tecnologica. Inoltre i benefici sono davvero tanti. Prima di tutto organizzare un evento nel Metaverso vuol dire avere a disposizione uno spazio illimitato per esprimere i propri progetti e le idee ad essi collegate. Inoltre l’aumento dell’accessibilità (tutti possono partecipare da qualunque browser e device) è una chiave che apre tutte le porte di qualunque tipologia di vendita. Inoltre l’utilizzo della Realtà Virtuale porta ad una maggiore creatività da parte degli organizzatori. Anche la capacità di contenimento di un numero elevato di partecipanti denota la serietà di intenti. Nel senso che ogni avatar partecipa con la propria identità digitale registrata e questo denota la voglia di voler partecipare proprio a quel dato evento.

Per concludere

Un’azienda che intenda quindi progettare un evento all’interno del Metaverso, in modalità virtuale, avrà di certo un vantaggio in più rispetto alla concorrenza. Sappiamo che il settore continuerà a crescere e che l’industria guarderà in questa direzione. Ciò che va detto, e che ritengo molto importante, è che pensare ad un evento virtuale non vuol dire riprodurre una copia esatta di quello fisico. Le dinamiche organizzative e di approccio sono completamente diverse e vedono l’utilizzo di metodiche che prendono in considerazione l’esperienza immersiva dell’utente-cliente, prima di tutto.

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