Il Pew Research Center e l’Imagining the Internet Center della Elon University hanno chiesto a centinaia di esperti di tecnologia di condividere le loro opinioni su che tipologia di evoluzione avrà il nuovo mondo XR legato al Web3. Più di 600 tra innovatori tecnologici, sviluppatori, leader aziendali e ricercatori hanno risposto in merito alle probabilità che avrà di influenzare le nostre vite il Metaverso, con un timing di sviluppo che toccherà il 2040.
I risultati di questa indagine assolutamente non scientifica sono questi (come riportato dal PRC della Elon University):
- Il 54% degli esperti ha ipotizzato che entro il 2040 il Metaverso sarà un aspetto completamente immersivo e ben funzionante della vita quotidiana per mezzo miliardo o più di persone a livello globale.
- Il 46% ha dichiarato che entro il 2040 il Metaverso non sarà invece così.
Intervistati eccellenti e nuove previsioni
Questi signori hanno risposto ad un questionario aperto con opzioni multiple focalizzato sugli aspetti positivi e negativi della questione. Ed è molto interessante notare che i risultati finali legati al pensiero dominante riguardo a ciò che sarà il futuro immersivo ha dato pareri nettamente contrari alle aspettative attuali. E parliamo di esperti del settore. Entro il 2040 quello che hanno predetto assomiglia molto ad una quotidianità incentrata sull’utilizzo di una “Realtà Estesa” e non su aspetti di interazione virtuale metaversa.
La seconda opzione su cui hanno fatto leva maggiore è anche la possibilità che questi sistemi di nuove interazioni tra utenti possano essere controllati da realtà in grado di limitare e condizionare la libertà delle persone. Inoltre, il tema sempre attuale del bene e del male ha trovato grande consenso soprattutto in proiezione del fatto che un’immersività continua potrebbe portare ad estremismi di varie nature. Quello su cui tutti concordano però è che probabilmente il Metaverso intorno all’anno 2040 sarà molto più dettagliato e in grado di strutturare una condizione tecnologica molto avanzata.
E’ ciò che è emerso dalle risposte di tutti gli intervistati è che ci sia una forte caratteristica immaginativa nelle attuali tecnologie globali. Nessuno di questi esperti comunque si è detto dubbioso nei sicuri e grandi cambiamenti che ci saranno nella vita futura. Ecco alcune delle dichiarazioni che portano alla luce le differenze di pensiero.
Alcune voci sul futuro virtuale
Laurance Lannon
Laurence Lannom, vice presidente della Corporation for National Research Initiatives: “Il Metaverso sarà una raccolta di tecnologie nuove ed estese. È facile immaginare che sia gli aspetti migliori che quelli peggiori della nostra vita online saranno estesi dalla possibilità di attingere a un’esperienza immersiva più completa. Tutto questo, stando all’interno di uno spazio digitale invece di guardarne uno dall’esterno. Alla fine del continuum ci sono cose come la capacità delle persone di interagire con gli altri come se fossero tutti nello stesso spazio fisico.
Praticare compiti fisici difficili (ad esempio, chirurgia) su entità virtuali e opportunità educative e di ricerca elevate di ogni tipo mentre impariamo sarà naturale. Anche l’altra estremità non è difficile da immaginare: una dipendenza più facile da giochi che assorbono tutto ed esperienze fantasy con conseguente aumento dell’isolamento per molti. Ulteriore rottura della coesione sociale in quanto il virtuale offre una facile alternativa al difficile compito di imparare a vivere insieme“.
Elizabeth Hyman
Elizabeth Hyman, CEO della XR Association, fondata da Meta, Google, HTC Vive, Microsoft e Sony Interactive Entertainment:. “La realtà virtuale, aumentata e mista sono la porta d’accesso ad applicazioni fenomenali in medicina, Istruzione, produzione, vendita al dettaglio, formazione della forza lavoro. Ed è anche la porta d’accesso a interazioni profondamente sociali e coinvolgenti – il Metaverso. Ogni giorno facciamo passi avanti per migliorare la tecnologia e garantire che le opportunità siano illimitate.
L’industria XR è focalizzata sull’innovazione responsabile e ha costruito un solido deposito di risorse che gettano le basi per la continua crescita del settore. Mentre l’adozione diffusa richiede tempo e senza dubbio sorgeranno delle sfide, riteniamo che la tecnologia XR diventerà la prossima grande piattaforma di elaborazione. Già, college e università stanno insegnando agli studenti nel Metaverso. Gli usi di XR includono l’ingegneria e la progettazione del prodotto, la formazione professionale immersiva e il miglioramento delle competenze e il monitoraggio virtuale dei pazienti nell’assistenza sanitaria”.
La vita online e il Metaverso
Toby Shulruff
Toby Shulruff, specialista senior della sicurezza tecnologica presso il National Network to End Domestic Violence. “L’online” si estenderà sempre più nella vita quotidiana attraverso interfacce con le nostre città, case e corpi. Le varietà di espressione di sé e di connessione attraverso la distanza si espanderanno, e questo significa che abbiamo urgente bisogno di riconfigurare il modo in cui stabiliamo e manteniamo la fiducia negli altri, nelle informazioni e forse anche in noi stessi.
La vita online finora ha rispecchiato le tendenze della vita reale e, in assenza di un importante cambiamento nelle priorità e nel design, questo sarà vero anche con XR. Le regole del gioco sono state finora scritte da pochissimi per moltissimi. Come altre tecnologie, XR non risolve problemi umani come pregiudizi, paura o violenza. Accelera e amplifica ciò che è già presente nella società. Pertanto, assistiamo a un’esacerbazione dell’isolamento, delle camere dell’eco e di una dissociazione dai nostri corpi e dalle nostre comunità.
Stiamo già assistendo alla violenza sessuale da spazi online precedenti e alla vita reale che si incrociano in ambienti XR più immersivi. È probabile che ciò si estenda e si intersechi con altre violenze mirate, o persino violenza di massa o terrorismo. C’è una reale possibilità che coloro che sono “collegati” diventino sempre più slegati dal mondo che li circonda. Le future ondate di malattie pandemiche e gli effetti dei cambiamenti climatici consentiranno a coloro che hanno i mezzi di trascorrere più tempo nei mondi virtuali. Diventeremo più disposti a lasciare che le condizioni peggiorino intorno a noi perché possiamo fuggire in una realtà alternativa? Nel frattempo, coloro che si trovano dall’altra parte del divario digitale faranno fatica ad accedere a risorse, connessioni e opportunità.
Mentre passiamo da “sempre attivo” a “sempre dentro”, l’immersione costante può causare effetti fisici, psicologici ed emotivi tra cui reazioni di stress, mal di testa, sonno disturbato. I mondi virtuali possono essere una fuga dai nostri corpi, molti utenti descrivono un’intensificazione di sensazioni, emozioni e risposte dalle esperienze virtuali. Un’altra preoccupazione è che l’ambiente più coinvolgente espanderà la sorveglianza da parte di governi e aziende, e anche all’interno delle famiglie. I confini tra la nostra vita lavorativa e la nostra vita personale, tra il pubblico e il privato, continueranno a dissolversi.
Le tendenze coercitive nella progettazione della tecnologia, come i modelli scuri, spingeranno gli utenti a fare scelte che altrimenti non potrebbero fare. Una tecnologia così complessa sfida previsioni precise, ma possiamo trovare suggerimenti da esempi precedenti. Se non cambiamo rotta, tesseremo i nostri fallimenti di empatia e giustizia nel tessuto stesso di XR, come abbiamo fatto in altre tecnologie digitali“.
Web3. Cosa accadrà
Quello che più si evidenzia da alcuni dei commenti degli esperti intervistati è sicuramente un cambio di rotta esistenziale e non solo. Cambieranno le modalità di approccio al sistema professionale. Cambierà la tipologia di gestione delle informazioni relative agli utenti. E sarà completamente diversa la modalità di interazione che avremo nel quotidiano con una continua interfaccia tridimensionale che ottimizzerà da un lato i tempi, ma dall’altro avrà una ripercussione sulla nostra esperienza sensoriale.
La cybersecurity, il monopolio delle grandi società tecnologiche e l’assoluto bisogno di democratica trasparenza per molti settori lavorativi, saranno temi fondamentali. La politica, la Sanità, l’Istruzione, il pubblico pensiero e la libertà di opinione, saranno tutti temi che dovranno essere trattati da nuovi punti di vista. E’ molto importante interrogarsi su quella che sarà la visione mondiale della nuova interazione.
Conclusioni
Siamo tutti utenti quotidianamente in ogni un movimento e in ogni collegamento che mettiamo in atto, qualunque sia la nostra esigenza. Se non si chiamerà Metaverso e se non sarà la VR la regina delle nostre connessioni, dovremmo comunque riferirci ad una Realtà Estesa che dominerà la maggior parte dei nostri rapporti interpersonali. L’importante è cercare di restare umani.