
Democratizzazione del gioco nel Metaverso

Per Marc Whitten, vicepresidente senior e direttore generale di Unity Create, il Metaverso è una parola abusata e mal definita. Ma se significa una versione di Internet con molto più 3D, è abbastanza sicuro che sarà costruita con il motore di gioco Unity.
Ho parlato con Whitten delle sue previsioni per il gioco nel 2023 e abbiamo anche parlato di come la democratizzazione dello sviluppo dei giochi potrebbe portare alla creazione del Metaverso. Dopo, ci vorrà un’enorme quantità di contenuti, in particolare contenuti generati dagli utenti, per popolare il Metaverso e portarlo in vita. Quindi Whitten dice che ci arriveremo solo con strumenti molto più accessibili, interoperabili e facili da usare da qualsiasi dispositivo.
“Per me, la più grande sfida del Metaverso è in realtà la creazione di contenuti. Nemmeno il suo riutilizzo. Creare contenuti 3D è difficile”, ha detto Whitten. Ed è per questo che il lavoro di Whitten è quello di rendere tutto più facile da concepire, costruire e distribuire.
Le previsioni di Whitten per il 2023
Gli elementi chiave che, secondo lui, ci saranno quest’anno sono capitanati ed evolveranno sempre di più verso il fatto che ogni gioco adesso è un gioco dal vivo. L’idea che un gioco sia un qualcosa di statico sta davvero andando nel dimenticatoio. Nei dispositivi mobili e in tutti i tipi di generi e tipi di giochi, questo è diventato l’aspetto più importante. Non ci sono attualmente molti lanci di giochi che sembrano solo un’esperienza contenuta, rispetto a qualcosa che crescerà, avrà una comunità e gli utenti stessi lo faranno crescere. Questa caratteristica crescerà sempre di più.
Questa è un’area in cui si passa molto tempo a parlare con gli sviluppatori di giochi, ma è questo desiderio e necessità di multipiattaforma che va soddisfatto. Va di pari passo con il lato del gioco real time. L’idea di un gioco dal vivo è che ci si dovrebbe aspettare di essere in grado di giocare a quel gioco in una qualche forma sul dispositivo che interessa all’utente, il che solleva molte aspettative su come progettare i giochi. Non solo per essere stati portati su uno schermo diverso, ma per pensare all’esperienza più profondamente su uno schermo diverso.
Il Metaverso secondo Whitten
Innanzitutto, il Vice President di Unity, afferma che dipende dalla definizione che si dà alla parola Metaverso. Per lui, rappresenta la vera evoluzione di Internet quando è messo insieme con il real time e la capacità 3D e di simulazione. Continuerà a crescere. Forse la parola stessa è diventata un po’ priva di significato perché è stata così tanto abusata da parecchio tempo. Ma la capacità di utilizzare la realtà immersiva, il 3D in uno spazio del mondo reale, per essere connessi con le persone, che si tratti di giochi o non giochi, continuerà a crescere. E vediamo come la crescita sia continua in un sacco di aree diverse. Le capacità sottostanti alla parola Metaverso, seppur inflazionata, sono davvero molteplici.
Unity e il Metaverso
Le opportunità che ha oggi Unity sono tantissime. Se oggi viene utilizzato per fare film e cose del genere, può anche uscire dal solo settore del gaming e creare esperienze per il Metaverso, anche quelle che allontanano il proprio ideale dal videogioco ma in molti casi ne usano le dinamiche principali. Entriamo nel grande tema della gamification ovvero l’impiego delle tecniche di gioco in un ambiente non ludico e che può essere professionale.
L’influenza della tecnologia nei settori più diversi
Sempre secondo Whitten ci saranno sempre tantissime di creazioni di giochi. Ma certamente, il Metaverso o i gemelli digitali o gli usi industriali del real time e del 3D stanno accelerando il processo di digitalizzazione abbastanza profondamente. È una parte importante del business ora. Quello che vediamo è che, indipendentemente dal settore, che si tratti di produzione o architettura o commercio o assistenza sanitaria, ci sono questi incredibili casi d’uso per il 3D che lo rendono più sicuro, migliore o più efficiente, qualunque sia in quel particolare settore. È resistente, scalabile, alla portata di tutti, abbatte i confini e qualunque forma di diversità, è il simbolo dell’inclusione e avrà un’enorme esplosione.
Stessa tecnologia, diversi casi d’uso in settori disparati
Al momento, dice Whitten, queste cose saranno utilizzate anche per i giochi. Una cosa interessante è che hanno effettivamente creato la loro prima versione di quella che chiamano pipeline di rendering ad alta definizione, che è la versione della loro pipeline di rendering che fornisce una maggiore fedeltà perché è stata prelevata da casi d’uso industriali. Non appena l’hanno resa disponibile, è stata immediatamente utilizzata dai giochi. Alcuni dei loro migliori giochi sono ora basati sulla pipeline HDRP. Questo testimonia l’importanza di come questi casi d’uso in ambiti diversi possano fare da acceleratore grazie al fatto che la tecnologia è la medesima sia se utilizzata in settore gaming sia se usata per casi aziendali e industriali.
Contenuti: l’epicentro del Metaverso
Si parla molto spesso tra operatori tecnologici di Universal Scene Description (USD). Come si estende l’USD? Come possono guidare verso una maggiore capacità di inserire contenuti da più posizioni e inserirli in qualsiasi flusso di lavoro? Almeno dal punto di vista delle risorse, ciò porterà a un maggiore riutilizzo di ambientazioni. C’è quindi anche la logica del riutilizzo in un contesto Metaverso.
Un altro parametro che si può analizzare in cui il Metaverso sta diventando realtà è il tasso di creazione di contenuti 3D. Due fattori sono già evidenti: il primo sono persone normali che catturano cose in 3D. E partiamo da un dato oggettivo cioè il numero di foto create, ad esempio, nel mondo dal 1896 ad oggi. La cosa che non sorprenderebbe, se guardassimo al 2011, sarebbe davvero un numero molto elevato. Avevamo tutti i telefoni e stavamo tutti facendo cose pazzesche. Il numero allora era di circa 300 miliardi di foto nel 2011; poi se guardiamo la curva dal 2011 ad oggi, è verticale. Nel 2020 era qualcosa come 2 trilioni e nel 2021 era di circa 8 trilioni. Sappiamo tutti perché e conosciamo tutti i casi d’uso che hanno finito per essere utilizzati.
La stessa cosa sta per accadere oggi, per Whitten, col Metaverso: se guardiamo questi primi esempi di app di ricostruzione 3D, tecnologia NeRF e tutto quel genere di cose, quelle stesse cose porteranno tutti a catturare immagini in 3D. E quel contenuto inizierà ad essere utilizzato in aree diverse. Vedremo improvvisamente un miliardo di persone avere la capacità di creare un oggetto 3D e questo sarà un punto di svolta. Vorranno usarlo in luoghi diversi, il che porterà a più riprese, riprese simili utili alla costruzione del Metaverso.
Intelligenza artificiale e Metaverso
E, naturalmente, l’altra tendenza che sarà esplosiva è quella dell’intelligenza artificiale. Ci saranno strumenti che consentono alle persone di generare contenuti 3D e utilizzarli in una serie di casi d’uso diversi potenziandoli grazie all’AI e alla capacità di chi la utilizzerà di servirsene nella maniera più corretta ed etica possibile. Il contenuto grezzo ci potrà essere fornito dalla macchina, starà all’uomo dargli il valore aggiunto. Passiamo dal teorema della tecnologia che porta valore aggiunto all’uomo a quello dell’uomo che rende lo stesso servizio alla macchina…
I contenuti
La più grande sfida del Metaverso sarà in realtà la creazione di contenuti. Creare contenuti 3D è difficile. Bisogna conoscere le tecnologie, cambiare mindset, mettersi in gioco e capirne l’evoluzione.
Gli scettici hanno una mancanza di immaginazione. Proviamo ad immaginare di essere stati seduti su una panchina a chiacchierare nel 2011. Quello era il periodo in cui Adobe è passata alla licenza e ha iniziato a fare Adobe Creative Cloud. Un’idea davvero intelligente, molto chiara su quel tipo di tendenza. E TikTok? Avremmo mai pensato che i bambini di 12 anni sarebbero diventati influencer che vendono miliardi di dollari di cose del mondo reale? Proviamo ad immaginare che ci sia qualche bambino che inventerà il Metaverso. I ragazzi stanno crescendo con queste tecnologie man mano che crescono. Avranno forse l’idea giusta. Forse sarà un futuro cinquantenne. Non è necessariamente una questione di età.
Stiamo solo dicendo che i creators che passano attraverso questo canale useranno questi strumenti in modi diversi da quello che ci immaginiamo oggi.
Democratizzazione e tecnologie
C’è un fattore bellissimo che riguarda tutti questi pezzi di tecnologia: sta andando a segno una vera e propria democratizzazione; tutto ciò rende possibile a gruppi di persone di essere in grado di utilizzare la tecnologia a cui non hanno mai avuto accesso proprio per il fatto di essere creators usando questo tipo di strumenti per primi.
La maggior parte della crescita della popolazione nei prossimi 10 o 20 anni nel mondo avverrà in Africa. Molte parti dell’Africa hanno perso una grossa fetta della rivoluzione industriale e tecnologica. Ma quando ci si siede e si pensa: “Puoi creare questi mondi virtuali e fare queste altre cose interessanti”, ci potrebbe essere un creator in Africa che avrà questa incredibile lettura di come appare il Metaverso.
Prendiamo ad esempio Axie Infinity a proposito di blockchain. Nessuno batte ciglio sul fatto che questo enorme franchising sia stato realizzato da qualcuno nel sud-est asiatico che lavora nel proprio appartamento. Questa è la potenza di questi strumenti.