Cosa serve per creare una land virtuale? Come si fa per avere un proprio Metaverso? Bella questa prospettiva: costruire il proprio Metaverso. Sembra quasi vera, non è così? Eppure lo è, e non si tratta di una follia, basti pensare che attualmente, nella dimensione virtuale (non solo di Meta) ci sono più di tre milioni e duecentomila mondi, sviluppati da altri esseri umani. Interessante vero? Sì, molto. E questo cosa vuol dire? Che dobbiamo diventare tutti esperti in software per la realizzazione di spazi 3D? No. Vuol dire semplicemente che il Metaverso è davvero di tutti, è democratico e sposa le idee di chi ha intenzione di farlo crescere, mantenendolo vivo.
Lista della spesa
Allora, carta e penna virtuali e annotiamo quello che ci serve per mixare i giusti ingredienti per creare un Metaverso. Prima di tutto va scansionato il mondo reale che ci circonda. Ci sono applicazioni già attive su Meta che permettono attraverso l’uso dei controller, di mappare lo spazio circostante riproducendolo poi all’interno della griglia virtuale. Resta comunque il fatto che se la cosa va fatta in esterni (cioè con software) bisogna procedere alla creazione di spazi 3D. Lo stile non è tutto, quello che attira la mente e coinvolge l’utente immerso è sicuramente la grafica. Sono tante le piattaforme virtuali che ancora ci prospettano ambientazioni che assomigliano ai cartoni animati della buonanotte. Certo, se avete in mente di creare uno stadio di gaming, allora si tratta di guardare ad altre peculiarità, ma se l’obiettivo è quello di avere un alternativa professionale metaversa, allora va posta molta attenzione al design grafico.
L’integrazione successiva di un ambiente virtuale è sempre consigliabile che possa guardare anche alla possibilità di avere un accesso alla Mixed Reality, quindi non solo VR, ma anche AR. Non dimentichiamo l’utilissimo contributo che l’Intelligenza Artificiale (AI) integrata può poi offrirci. Dati e riservatezza saranno poi un passo successivo fondamentale.
Il futuro è immersivo
Non vuole essere questa panoramica incentrata unicamente sulle svariate possibilità che la tecnologia offre per sviluppare un ambiente virtuale. Il riassumerle in maniera generalizzata è solo una modalità di approccio conoscitivo a quelle che sono le esigenze (perni fondamentali nel prossimo futuro), di chi vuole esportare il proprio mondo fisico all’interno di un altro stadio evolutivo di comunicazione. Non passerà molto tempo prima che la televisione scompaia per sempre e i media, che si basano sulla fruizione 2D, vengano assorbiti completamente e trasformati dal 5G. I contenuti del futuro saranno di stampo prettamente immersivo e tridimensionale con una scansione emozionale continua e personalizzata. Avremo una doppia dimensione di interazione che passera dal fisico al virtuale con una facilità che ad oggi ancora possiamo solo immaginare. La Realtà Mista sarà alla base di tutto. Ogni prodotto avrà il suo corrispettivo nel Metaverso e sarà possibile dialogare con ogni brand in maniere unica e collegabile al proprio status di avatar. Ma quali sono i principali artefici tecnologici del mondo immersivo?
Unity e la progettazione commerciale
Non solo gaming e sviluppo di videogiochi storici, ma anche possibilità di espansione professionale, Unity è il motore grafico che procede alla creazione di ambientazioni e animazioni tridimensionali. Multipiattaforma, è stato il perno di importanti progetti di sviluppatori internazionali. Semplice per il suo linguaggio di scripting supporta l’utilizzo anche di JavaScript, oltre al classico Visual Studio. La libreria di Unity è immensa e con il suo ausilio può essere animato praticamente tutto. Alla base del processo progettuale di questo motore grafico c’è la capacità di aumentare la struttura volumetrica per finalizzare rendering tridimensionali in tempo reale. Inoltre Unity collabora con i principali marchi di telecamere come Canon, e si sta cercando di anticipare l’ottimizzazione su banda larga e quindi 5G, per nuove procedure da strutturare.
Il Metaverso in questo caso diventa un passaggio fondamentale per aumentare di gran lunga l’esposizione mediatica immersiva di un brand o un particolare evento. Quello a cui si punta, nella creazione di mondi immersivi, è la possibilità di creare alta qualità di interazione con un ritorno netto nel mondo reale. In particolare, quello a cui Unity punta è l’implementazione di contenuti 3D attraverso modalità dinamiche e interattive che siano in gradi di accompagnare il comportamento degli utenti immersi in tempo reale.
Piattaforme e motori grafici
Non possiamo non parlare di Unreal Engine, un altro motore grafico sviluppato da Epic Games (avete presente Fortnite?). Questo software ha visto il suo sviluppo nel corso degli anni fino a diventare la nuova versione generazionale di Unreal Engine 5. Quello che ci interessa sottolineare, in questo caso, è la possibilità di raccolta dati di cui dispone e che fa riferimento a Quixel Megascans, la più grande libreria di assets. Inoltre obiettivo ormai di questo motore grafico è quello di rendere sempre più facile il lavoro per i creativi e il successivo accesso degli utenti.
Diversa filosofia ARKit, software di sviluppo che permette di fare un’analisi perfetta degli ambienti attraverso una fotocamera di un qualunque dispositivo iOS posizionando al suo interno oggetti virtuali. Parliamo chiaramente di Realtà Aumentata (AR). In questo caso, in attesa di provare ARKit 11, si prospettano una serie di applicazioni che potrebbero interessare molti settori commerciali che cercano un’alternativa mista.
Conclusioni
Il Metaverso si basa sulla creazione e lo sviluppo di realtà virtuali nate da precise filosofie di software. La certezza di una forte predominanza futura della Mixed Reality ci porta ad interrogarci su quali saranno le strade più battute in questo campo immersivo.