• 23 April 2024
Il lavoro del futuro

Si fa un gran parlare di nuovi concetti che riguardino il futuro del lavoro. In particolare se proviamo ad analizzare queste nuove tipologie di identità professionali scopriamo che grande spazio è occupato dalla domanda tecnologica.

Tecnologie e professionalità

Se dovessimo fare una proiezione di come evolverà la struttura dell’impiego nei prossimi anni potremmo basarci su quelle che sono le tendenze di spicco che attualmente si notano con maggiore frequenza. Partiamo quindi dalla grande quantità di dati nello specifico big e small data che definiscono il monitoraggio delle aziende moderne. si tratta infatti di un vero e proprio potere nella gestione di processi e strategie in grado di migliorare la qualità di business interna e di produrre vere e proprie piramidi di società leader nei vari settori.

Certo si parla naturalmente di Metaverso e di tecnologie abilitanti ma il punto su cui si concentra l’attenzione maggiore degli stakeholder è sicuramente quello di potenziare e ottimizzare i processi di produzione interni. E il modo in cui i responsabili di settore si avvicinano a questa evoluzione innovativa passa sicuramente attraverso la formazione dei dipendenti e la definizione di una linea di contatto nuovo con il cliente.

Le risoluzioni proposte allora saranno sicuramente quelle che interessano una nuova virtualità del concept professionale e l’utilizzo di gemelli digitali in grado di consentire una migliore performance in diverse situazioni.

Tecnologie e inclusività

Le nuove tecnologie non possono però fare a meno della proposta di trasparenza e soprattutto di empatia. i dipendenti del futuro sono figli di contratti che prevedano una reale collaborazione sincronizzata con una definizione di cultura aziendale che sia inclusiva per tutti. ed è proprio su questo che investono le aziende. sulla creazione di nuovi rapporti di lavoro che siano conversazionali e che supportino la crescente digitalizzazione con una conseguente flessibilità ed indipendenza.

Le nuove tecnologie, gli stessi algoritmi dell’Intelligenza Artificiale, aiutano i professionisti a cooperare anche a grandi distanze con una percentuale in crescita del lavoro ibrido diventato ormai una base fondamentale su cui incentrare il focus.

E ci si interroga tanto sulla variazione non solo qualitativa ma di modello che da qui a dieci anni avranno i nuovi posti di lavoro. Questo ci fa intendere che molte delle dinamiche professionali che definiranno il futuro del nostro lavoro ancora non le conosciamo.

L’intelligenza artificiale sostituirà gran parte dei ruoli a cui per il momento stiamo facendo riferimento. Molti settori cambieranno il genere di approccio alla costruzione professionale e sviluppando magari nuovi esperti rappresentati da macchine perfettamente integrate.

Metaverso e lavoro

Il Metaverso sarà, con la Realtà Mista, uno dei punti di riferimento per il cambiamento globale delle competenze professionali. Questo è un dato che già stiamo notando nell’assunzione da parte di aziende specializzate di personale sempre più skillato in materia di tecnologie XR. Ripetiamo ancora una volta che la formazione in questa corsa all’ottimizzazione su scala globale del proprio business vede le principali realtà aziendali investire in continue opportunità di aggiornamento per poter riqualificare il proprio team.

La modalità di comunicazione e di interazione tra gruppi di lavoro localizzati in stati diversi è attualmente sorretta dalla ricerca tutta incentrata sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Ciò che non era possibile fare ieri oggi è diventata la prassi emergente soprattutto nella creazione di nuovi ambienti virtuali utilizzati per riunire professionisti di settore. C’è poi un’attenzione sempre più profonda alla sicurezza dei dati dei propri dipendenti impegnati in comunicazioni immersive all’interno di hub di lavoro virtuali. Parliamo di etica e parliamo di nuove istanze legali a cui dovremmo fare sempre più riferimento in rapporto alla futura immersività del nostro lavoro.

Emergono infatti, in maniera continuativa, nuove norme di conformità per la raccolta e per l’utilizzo della mole di dati generati all’interno della dimensione virtuale. In un futuro prossimo quello che diventerà cruciale, soprattutto in materia di Metaverso, sarà l’evoluzione stessa dei dati personali collegabili a identità digitali sempre più comuni.

Interoperabilità futura

La tecnologia quindi sta influenzando già adesso il futuro del lavoro. E sono alcune innovazioni tecnologiche in particolare, che detengono il primato di punti di riferimento in grado di influenzare ciò che andremo a definire nei prossimi anni come ruolo professionale. Prima fra tutte la Cross Reality. Questa possibilità tecnologica di sperimentazione sta attualmente interessando moltissime aziende che si identificano con la nuova comunicazione virtuale. Attraverso l’utilizzo in questa tecnologia è possibile migliorare non soltanto la collaborazione e la comunicazione ma anche potenziare il modo in cui i dipendenti vengono formati prima di essere avviati all’interno di un dato team.

In particolare il Metaverso con le sue land virtuali, è certo che cambierà completamente il modo in cui le aziende definiscono attività interne come ad esempio il controllo di gestione della qualità, la comunicazione diretta e personalizzata con i clienti, la presentazione e valutazione continua dei prodotti. Tutto questo con un investimento continuo su di una garanzia legata al 5G, con la proposta di una sempre maggiore velocità supportata da una latenza sempre minore e un utilizzo totale delle nuove tecnologie.

Conclusioni

Quello che vedremo sarà di certo una reale interoperabilità tra le varie dimensioni generate dall’utilizzo delle tecnologie abilitanti e immersive. Di conseguenza uno forse dei punti più importanti a cui fare riferimento sarà la presenza di una forma di flessibilità e fluidità all’interno dell’ambiente lavorativo. Ogni azienda potrà fare uso della possibilità di una rete decentralizzata che garantisca una evoluzione sempre più rapida non soltanto della propria professionalità ma anche di connessione con le reali esigenze degli utenti coinvolti.