
Come lavorare nel Metaverso, consigli pratici

La crescente popolarità del Metaverso sta, per fortuna, portando ad un nuovo modo di concepire e svolgere il lavoro, offrendo molteplici opportunità di risparmio sia di spazio che di tempo. Sono diverse le categorie professionali che possono beneficiare di questa dimensione virtuale. Sì è vero, ancora non ci siamo abituati ad utilizzare i device che rimandano al concetto pratico di “immersività”. Siamo però in grado di catalogare quelle che sono le possibilità di svolgere alcuni lavori proprio in questa dimensione virtuale.
Ma quali sono i lavori che si aprono al mondo Metaverso?
Progettazione e architettura virtuale. Nuova frontiera
Nel momento in cui un’azienda decide di aprire le strade della progettazione al mondo virtuale ecco che molti modelli di approccio sistemico cambiano e si evolvono. Nel campo architettonico immersivo, i progettisti e gli architetti possono creare modelli virtuali di edifici, di strutture e di ambienti, solo con l’ausilio di un device e di una serie di applicativi e piattaforme che diano la possibilità di intervenire da più fronti. E’ più che naturale comprendere che si tratti quindi di un’ottimizzazione reale del tempo, dello spazio e soprattutto delle spese. Questo apre nuove possibilità per la progettazione e la presentazione di idee, risparmiando davvero molte risorse.
Gli utenti professionisti possono testare in modo virtuale le loro creazioni e apportare qualunque tipo di modifica senza la necessità di costruire fisicamente un prototipo. E dato che è proprio sulla base dei prototipi che cresce la dimensione della nuova architettura, il Metaverso può allora fare davvero la differenza. Immaginate un team di specialisti che opera da più parti del mondo in connessione e collegati visibilmente su di un progetto comune. Questo annulla le barriere (dovremmo dire a questo punto architettoniche…) e favorisce il confronto mirando all’efficienza finale.
Quello che avverrà naturalmente sarà la scelta di un lavoro contino da remoto, soprattutto per quanto riguarda le fasi preliminari della progettazione stessa. Il Metaverso offre quindi la possibilità unica di lavorare in modo molto più coinvolgente e soprattutto a distanza. Gli utenti possono partecipare a incontri, presentazioni o collaborare con colleghi da qualsiasi parte del mondo, semplicemente collegandosi tra loro nella dimensione virtuale.
Educazione e formazione. Quello che gli insegnanti ancora non sanno
Sappiamo molto bene ormai che il nostro quoziente intellettivo si sta sempre più allenando ad una velocità prospettica di apprendimento. Nel Metaverso è possibile creare e partecipare a corsi e workshop virtuali. Certo, ne siamo consapevoli. Quello che però molti non sanno, perchè ancora non partecipi direttamente, è che la docenza immersiva è davvero una possibilità di evoluzione di alto livello. Gli insegnanti possono tranquillamente condurre lezioni in un ambiente virtuale, coinvolgendo gli studenti in modo interattivo.
Questa modalità di apprendimento offre davvero una vasta gamma di vantaggi. Chi assiste alla lezione, chi fa parte di un gruppo di corsisti può realmente esplorare ambienti simulati, lavorare in gruppo a distanza e avere un’interazione che porta subito verso la conoscenza.
Una delle innovazioni più promettenti è secondo me l’uso del Metaverso come strumento di formazione virtuale.
Apprendimento esperienziale. La prima porta della nuova conoscenza
Uno dei vantaggi più significativi di questa tipologia di formazione metaversa è quindi la possibilità di apprendere attraverso esperienze virtuali. Per esperienza virtuale intendiamo sempre la piena consapevolezza di essere nell’argomento, nel progetto o nella situazione di cui si stanno cercando di apprendere le particolarità. Gli utenti immersi possono esplorare qualunque tipo di ambiente o situazione (sempre simulata), compenetrandosi all’interno di quello che vedono. Avremo allora la possibilità di essere e operare in maniera pratica e istantanea in luoghi (environment) come perfetti laboratori scientifici, siti storici o ambienti aziendali. Questo ci porta a vivere e a sperimentare esperienze che altrimenti sarebbero difficili da replicare nella vita reale. E’ indubbio il risultato finale caratterizzato da un più approfondito apprendimento.
Quello che il Metaverso offre è la possibilità di coesistere all’interno di un ambiente virtuale interattivo con altri utenti (sempre attraverso le sembianze di un avatar). Questo porta a dare maggiore risalto, e con timing più ridotti al confronto e alle esperienze dirette di pensiero. Spazio quindi a discussioni di gruppo, lavori comuni su progetti collaborativi e condivisioni di risorse digitali. Questa interazione virtuale rompe davvero le barriere spaziali e permette a studenti e formatori di connettersi da diverse parti del mondo, facilitando l’accesso a quella che ormai appare sempre di più come la nuova istruzione a distanza.

Quando l’accessibilità al Metaverso diventa inclusione
La formazione nel Metaverso offre quindi un’opportunità davvero unica di superare le limitazioni fisiche e geografiche. Chiunque e in qualunque condizione, può partecipare pienamente a lezioni ed esperienze virtuali, senza avere a che fare con le solite barriere. Questo vuol dire creare corsi specifici e portare a conoscenza di molti il proprio sapere e la propria professionalità, con un risparmio davvero notevole.
Conclusioni professionali
Il Metaverso va conosciuto, a mio avviso, utilizzato, e soprattutto condiviso. Tutto questo vale davvero la pena di essere preso in considerazione come uno step evolutivo importante di partenza. Il mondo virtuale offre un ambiente sicuro per sperimentare nuove metodologie didattiche e tecnologie innovative. Gli insegnanti possono testare nuove strategie di insegnamento, simulare scenari complessi e valutare l’impatto delle nuove metodologie sull’apprendimento degli studenti. Gli architetti e i futuri ingegneri hanno un accesso completamente diverso ai piani di progettazione, I medici possono fare training in modo consapevole e continuativo. Questa possibilità di sperimentazione e innovazione contribuisce a migliorare continuamente il processo di apprendimento e l’evoluzione professionale in molti settori.
Basta avere un device e la voglia di sperimentare il futuro.