Questa è la domanda che al momento corre più sul web. Come si può accedere al metaverso e iniziare a strutturare un piano professionale.
Lavoro, metaverso e nuovi settori
La strada che porta al mondo virtuale passa obbligatoriamente dalla conoscenza delle Nuove Tecnologie Immersive. Sì, ma quali sono? E come si approccia a queste? Faremo degli esempi pratici che possano andare bene per qualunque informazione e seguente accesso primario al metaverso. Prima di tutto è importante ricordarsi che sotto questa definizione di mondo parallelo corre principalmente la tecnologia che vede impiegate la Realtà Virtuale e le sue caratteristiche in primissimo piano. Va bene, la VR (Virtual Reality) è quindi la condizione che ci permette di immergerci in un’altra dimensione. E questo stato avviene attraverso la creazione di mondi, location, environment, da parte di sviluppatori professionisti. Quindi entrare nel metaverso, vuol dire entrare nella Realtà Virtuale. E fin qui ci siamo. Come trasformare però questa occasione di vita “parallela” in un ambiente di lavoro o di interazione professionale?
Metaverso e social network
Il caro Zuckerberg con il suo Meta ha sfidato il mondo, ampliando l’offerta di Facebook attraverso canali e applicazioni in Realtà Virtuale. Sono molti gli ambienti messi a disposizione dal colosso americano attraverso i device che conosciamo. Quello che però più di tutti esplora riproducendo in maniera più verosimile la nostra realtà è il visore. Molte aziende si domandano il perchè di questa adozione che sembra quasi obbligata. Per quale motivo non da desktop o da smartphone? Per il semplice fatto che essere in un posto vuol dire averne la completa percezione e il visore permette che questo accada. Attraverso le applicazioni che trasmette Meta via Oculus Quest 2 (uno dei device di riferimento) potremo avere un vero e proprio ufficio con condivisione del nostro computer reale e database incorporato. Aprire riunioni, fare telefonate e chiudere accordi. Tutto questo in presenza virtuale.
Il futuro del mercato immersivo
Se volete avere un’idea del giro d’affari che entro i prossimi cinque anni toccherà il mercato della VR, AR e Metaverso, andatevi a fare un tour sui vari report pubblicati a livello internazionale. Non sarà però materia di questo articolo. Quello su cui si vuole focalizzare l’attenzione è lo start da cui devono partire le aziende. Entrare nel metaverso, gratuitamente attraverso applicazioni già create o tramite app sviluppate ad hoc, vuol dire cambiare ottica. Non ci sarà più bisogno di estenuanti call su Zoom o Teams o altri poco confortevoli metodi di contatto (certo durante la pandemia ci hanno salvato), ma basterà entrare virtualmente nell’ambiente di riferimento. Attraverso un semplice visore è possibile oggi, gratuitamente, mappare il proprio ufficio per riportarlo in toto nel metaverso. Potete anche scegliere di avere una stanza sulla spiaggia con il logo della vostra azienda o un enorme showroom in un parco naturale.
Il gaming è una cosa seria
Tutti abbiamo un account Facebook, quindi tutti possiamo accedere al metaverso, se parliamo di Oculus Quest 2. Ci sono però tanti altri device e tanti altri mondi creati da società che sviluppano ambientazioni specifiche. Quello che più conta è capire cosa fare in questo metaverso. Cosa vogliamo? Aprire una conversazione? Fare un brainstorming settimanale? Creare una mostra delle nostre opere d’arte visionabile in modalità live da tutto il mondo? Giocare con gli NFT in maniera più seria? Possiamo farlo, ora, subito, basta registrarsi su una delle tante piattaforme ed iniziare ad interagire con la materia. Basta comprendere quali siano gli obiettivi fondamentali da voler raggiungere.
Metaverso e marketing
Naturalmente provvederemo a strutturarci una strategia completamente diversa rispetto ai nostri piani di marketing. Perchè andranno riviste tutte le dinamiche di interazione del messaggio proposto in rapporto alla dimensione di immersività. Parleremo allora di metacognizione e di differenti collegamenti con il brand che interagisce all’interno della mente del consumatore stesso. Sì, questo rapporto cambia, è diverso e prende la forma della pelle di chi lo vive virtualmente in prima persona. Ma anche questo non è argomento che tratteremo in questo caso. Guardare al futuro della comunicazione all’interno del mercato che cambia, vuol dire avere piena consapevolezza dei mezzi che abbiamo e che avremo sempre più a disposizione. Entrare nel metaverso non è difficile. E’ restarci e costruire qualcosa di utile che fa parte del processo di crescita professionale. Gli argomenti ci sono, basta solo capire come dialogare con il futuro.