Indice
- Nuove Tecnologie e management
- “Si è sempre fatto così”
- Cambiare mentalità
- Nuovi paradigmi
- Nuove figure professionali
- Le tecnologie abilitanti restano Human Centric
- Pensieri finali
La cultura aziendale è il cuore di qualsiasi processo di innovazione tecnologica, a maggior ragione se quest’ultima ha una portata disruptive. Parliamo di Nuove Tecnologie.
Nuove Tecnologie e management
Quando si fa innovazione, integrando nuove tecnologie all’interno dei processi aziendali, bisogna concentrarsi non solo sulla tecnologia ma anche sulla cultura che è presente nel management aziendale in merito a questo tema. Qualsiasi soluzione tecnologica può dare un valore aggiunto solo se a progettarla e ad usarla è qualcuno che ne conosce il funzionamento, ne comprende le potenzialità e ne fa un uso corretto. Nei modelli organizzativi che si mostrano restii al cambiamento, l’ostacolo maggiore con cui spesso bisogna scontrarsi non è l’acquisto del nuovo hardware o software ma la necessità di aiutare le persone a trarne il meglio vincendo le istintive resistenze.
“Si è sempre fatto così”
Il ritmo accelerato con cui si sviluppa da anni l’innovazione tecnologica fai in modo che non si possa più fare impresa con un approccio parsimonioso rispetto al cambiamento. È inutile dire “si è sempre fatto così e siccome le cose hanno funzionato fino adesso continuiamo a percorrere la stessa strada”. Basti pensare ad alcuni esempi che hanno cambiato interi settori in maniera rapidissima come la ristorazione con il food delivery, i trasporti con Uber, Airbnb con l’hospitality. Ciò che è andato bene sino a ieri può essere spazzato via in un attimo. Purtroppo, la paura dell’innovazione è molto più comune di quanto si immagini e si può manifestare a tutti i livelli.
Cambiare mentalità
I modelli di pensiero degli esseri umani avanzano molto più lentamente della tecnologia, soprattutto nel caso di ricambio generazionale. Ed è davvero raro che una persona riesca a scardinare i modelli mentali che ha acquisito nel corso della vita e utilizzarne di nuovi a meno che non lavori su sé stessa consapevole della necessità di gettare costantemente lo sguardo oltre il proprio immediato presente. Altrettanto difficile è anche il cambiamento all’interno delle aziende, delle pubbliche amministrazioni e dell’università.
Nuovi paradigmi
Bisogna cercare una nuova elasticità legata all’innovazione in diversi campi: nei modelli organizzativi in quelli decisionali e in quelli progettuali. Il modello organizzativo deve essere più collaborativo e interdisciplinare. In questo, i rappresentanti di varie funzioni aziendali siano chiamati a offrire la propria visione del problema. Per la parte progettuale, è bene abbracciare logiche di Lean e Design Thinking che prendono in considerazione sin dall’inizio anche l’eventualità del fallimento considerandolo come un passaggio naturale e utile per migliorare.
Nuove figure professionali
A testimonianza di quanto il cambiamento culturale sia rilevante nell’innovazione legata alle nuove tecnologie abilitanti, parliamo di realtà virtuale, aumentata, mista e/o intelligenza artificiale. Ad esempio, la Harvard Business Review fa riferimento a una figura fondamentale per la facilitazione di questo processo parlando del “mediatore culturale”. Questa è la figura di un professionista in grado di aiutare l’azienda a far fronte al cambiamento culturale nel migliore dei modi. Una figura ibrida che conosce tanto le logiche della tecnologia abilitante quanto la realtà aziendale nelle sue varie dimensioni manageriali: vendite, marketing, produzione, ecc.
Questo duplice livello di competenza gli permette di comprendere le complessità che una determinata struttura può incontrare nell’adozione della nuova tecnologia. Inoltre sa utilizzare il linguaggio giusto per introdurre il cambiamento, dare suggerimenti mirati in merito alle aree di formazione da sviluppare.
Le tecnologie abilitanti restano Human Centric
Tutte le tecnologie restano comunque all’interno di un concetto Human Centric. Supportati da questi mediatori culturali sono comunque ad avere la responsabilità di innescare i processi di cambiamento culturale in azienda. Quindi devono aver maturato una piena cognizione delle effettive potenzialità delle nuove tecnologie ed aver capito come tradurle in applicazioni reali.
Ogni imprenditore ha come obiettivo primario quello di migliorare le performance della propria azienda incrementando il fatturato, riducendo i costi e ottimizzando il ROI. Deve quindi essere informato e investire sulla propria formazione nella modalità che ritiene più opportuna attraverso libri, articoli, webinar, corsi per acquisire le competenze necessarie. Allo stesso tempo, i decisori manterranno sempre la loro leadership e il proprio ruolo perché i risultati diventeranno senza dubbio migliori riferendoci a queste tecnologie.
Pensieri finali
Dobbiamo quindi sottolineare come l’investimento sulla tecnologia deve necessariamente essere accompagnato da un investimento altrettanto importante nell’evoluzione dei processi e della cultura aziendale. Se l’azienda stanzia una determinata cifra per acquisire le tecnologie, studiarle, progettare nuove soluzioni, allo stesso modo è opportuno che preveda un budget adeguato per la progettualità e la comunicazione interna. Se si sottovaluta questa tipologia di costi, ci si focalizza solo sugli elementi tecnologici dimenticando gli aspetti legati alla cultura aziendale che sono fondamentali per avere successo.