
Comprendere la blockchain (in poche righe)

Per poter raggiungere una reale conoscenza di quelle che sono le potenzialità della blockchain, è possibile oggi avere accesso alle informazioni di base che la caratterizzano. Quello di cui dobbiamo essere compartecipi è proprio l’utilità stessa di questo mezzo (non la chiameremo unicamente rete) e di tutte le sue possibili connessioni con il mondo del lavoro. Normalmente siamo abituati a focalizzarci su due diversi fronti che riguardano l’innovazione tecnologica.
Uno è sicuramente quello tecnico che riguarda spesso gli addetti ai lavori, l’altro corrisponde all’utilizzo che nel quotidiano facciamo di questi stessi mezzi. La rete blockchain, come registro condiviso e aperto, si presenta democraticamente come una possibilità di ottimizzazione di un percorso nel raggiungimento di un dato obiettivo.
Distributed Ledger Technologies
Se parliamo di blockchain ci riferiamo ad una chiara dimensione di decentralizzazione, ma siamo anche di fronte ad una nuova visione di soluzione tecnologica qualificante. Partiamo intanto dalla definizione organica di blockchain come di un registro distribuito che consente la lettura da parte di più utenti che partecipano ad una stessa linea digitale di condivisione democratica e decentralizzata, di una serie di contenuti o dati digitali. La sigla DLT, che definisce le caratteristiche della blockchain è acronimo di Distributed Ledger Technologies. Ci troviamo di fronte ad una catena di blocchi che al loro interno contengono delle determinate transazioni la cui validazione è affidata ad un meccanismo unico di consenso che viene distribuito su tutti i nodi della rete stessa. Inoltre sappiamo che la blockchain può essere sia pubblica che privata.
Diremo quindi nuovamente che le caratteristiche di questa rete sono la trasparenza totale, la sicurezza delle transazioni e la loro tracciabilità definite da logiche crittografiche. Avere la possibilità di gestire transazioni in continua evoluzione di registro equivale a supportare un database continuamente aggiornato. Quello che denota le caratteristiche uniche della rete blockchain è sicuramente la mancanza di un organo centrale. Non avremo quindi una autorità in veste di governance ma una partecipazione decentralizzata di tutti gli utenti che possono avere accesso alla rete.
Se provassimo a definire le caratteristiche di utilizzo all’interno di una visione attuale che viene data oggi nella stessa blockchain potremmo dire che rappresenti l’internet futuro delle transazioni. Si tratterà quindi il valore, la sua immutabilità, il consenso condiviso della rete e la sicurezza del dato attraverso una sua programmabilità fondata sulla decentralizzazione.
Asset digitali unici
Già in molti settori la blockchain viene indicata e utilizzata come metodo di condivisione innovativa, vista cioè come una nuova ipotesi di fiducia declinata in maniera digitale. Avere la possibilità di rapportarsi, attraverso la validazione di asset digitali trasmessi sulla base della trasparenza, vuol dire basarsi sulla classificazione bloccata di questi dati stessi. Peraltro immodificabili e inalterabili una volta registrati. Questo ha a che fare con un’altra idea di verifica e controllo delle transazioni stesse.
Va inoltre precisato che la blockchain non riguarda unicamente il mondo delle criptovalute. Benché la linea con Bitcoin sia da sempre un collegamento diretto e vivo non è soltanto questa l’unica dimensione legata alla rete di blocchi decentralizzata. Quello che accade nel momento in cui viene costruita e segmentata una blockchain è sicuramente l’opportunità di creare asset digitali unici. Ma cosa vuol dire in realtà gestire tutelare e condividere asset digitali unici?

Questo è lo snodo centrale che definisce e determina la catena dei blocchi decentralizzati della rete blockchain. Un asset digitale unico protetto è depositato all’interno della rete blockchain ed equivale ad una sottoscrizione condivisa di una notarizzazione specifica di un dato file. Nessuno avrà il possesso e nessuno sarà in grado di modificare senza il consenso della rete stessa un dato documento.
Tutto sarà gestito in maniera trasparente e seguendo una linea di prima registrazione con timestamp temporale di un dato contenuto. L’unicità stessa che si verrà a creare e la possibilità di condivisione è una delle caratteristiche principali della blockchain. L’idea stessa quindi di duplicare un asset digitale unico, a cui è stato dato un valore, equivale a negare l’autenticità del valore stesso.
E una rete in grado di tutelare una data transazione garantendone l’unicità è un’opportunità di crescita e innovazione a cui sempre più settori non vogliono rinunciare.
Campi di applicazione
E’ chiaro che si parli ora di smart contracts. E’ giusto che questa definizione rimandi a qualcosa di serio ed importante che esuli dalle speculazioni a cui stiamo assistendo da qualche anno. I settori all’interno dei quali potrebbe evidenziarsi una reale esigenza legata alla rete blockchain sono da individuarsi in una serie di categorie ben definite. Sicuramente il Sistema Sanitario, la pubblica amministrazione, il campo del diritto d’autore (con tutti i generi artistici di riferimento). E ancora, notarizzazione legale, mondo del retail, compravendita di immobili e di auto. Abbiamo avuto in Italia già un primo esempio virtuoso legato alla gestione delle targhe. Assicurazioni, car sharing e soprattutto sicurezza all’interno dei piani di archiviazione, di qualunque settore si tratti.
La possibilità di avere un registro in completa trasparenza potrebbe essere una base reale, e tangibile di un piano strategico di rivisitazione amministrativa sia nel pubblico che nel privato. E se da un lato sono molte le realtà che si stanno preparando ad uniformarsi alla nuova tendenza tecnologica, altre faticano ancora a staccarsi dalle logiche di un passato che si basa sulla continua manipolazione e condivisione sfrenata di qualunque tipologia di dato. Senza tutelarne in alcun modo il suo effettivo valore.