• 19 November 2024
terapia e metaverso

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Sono molti gli stati emotivi e patologici che possono trovare una via di risoluzione attraverso l’uso della Realtà Virtuale. Sicuramente un valido aiuto la VR lo può dare a chi soffre di disturbi alimentari e soprattutto connessi all’accettazione della propria immagine corporea. La percezione distorta che molte volte possiamo avere del nostro corpo trovano nel Metaverso una sorta di cura a specchio.

Partiamo prima di tutto dalla forma che nella nostra mente prende il corpo nel momento in cui ci confrontiamo costantemente con il mondo dei social media. La prima risposta è quella che ci racconta un grado, su diversi livelli, di manipolazione attraverso uno standard non comune e difficilmente raggiungibile. I media hanno un effetto molto rilevante su quello che noi attribuiamo, come modello “top”, al nostro corpo messo in una situazione di stress e di cambiamento continuo. Siamo quindi abituati a costruire la nostra identità in base a quelle che sono le aspettative della società in cui ci muoviamo e viviamo.

Oggettività e percezione

Cosa influenza la nostra percezione corporea? Sono diversi i fattori, primo fra tutti la percezione che gli altri hanno del nostro corpo. Una linea che condiziona molto dal punto di vista del riscontro oggettivo. Restiamo per un attimo fermi su questa definizione, che poi è quella che porta verso le principali patologie che insorgono in relazione a questa stessa attenzione percepita. Da qui i disturbi classici alimentari (anoressia, bulimia, obesità) e naturalmente la depressione. Le percentuali nella fascia d’età giovanile legate all’insorgenza di disturbi come quello dell’anoressia, ad oggi nel nostro Paese, toccano punte del 35%.

Chi soffre di queste patologie dà molta attenzione al proprio aspetto con conseguenti comportamenti di tipo ossessivo. Manie legate al controllo della bilancia e alle problematiche inerenti alla socializzazione diventano la causa principale della distorsione di quella che è la realtà.

Come si inserisce allora la Realtà Virtuale e il suo aspetto immersivo terapeutico, all’interno di queste linee patologiche? Questi disturbi di base nascono da una problematica relativa ad un fenomeno percettivo multisensoriale. I collegamenti includono poi anche il versante delle alterazioni tattili e della percezione plurisensoriale. Il fenomeno riguarda quindi la condizione e la valutazione del proprio sentirsi parte del mondo circostante, oppure no, nel senso che questa appartenenza può essere vista anche come un problema. Gli esperimenti fatti nelle università americane hanno preso come esempio le persone affette da obesità mettendole in una situazione di progettazione di un avatar che rispecchiasse quelli che erano gli obiettivi da raggiungere.

Autostima e Realtà Virtuale

Progettare una fisicità ideale all’interno di una dimensione immersiva virtuale, ha portato questi soggetti a sviluppare un comportamento diverso e più sano dal punto di vista alimentare. Questa creazione di un’identità digitale operativa quindi a livello psicologico, è stato dimostrato (Università del Kansas) che ha avuto risvolti positivi anche all’interno dell’ambiente familiare dei pazienti. Questo ha denotato un’alta percentuale di aumento dell’autostima nei soggetti interessati e coinvolti nel progetto. Molti altri studi fatti tra Italia, Spagna e Messico hanno inoltre dimostrato che la VR risulta essere una perfetta base per supportare una terapia cognitiva del comportamento. Avvicinare il paziente ad un’immagine corretta del proprio corpo è stato oggetto di studio e materia per un progetto tutto italiano. Il disturbo dell’immagine ha trovato grande materiale nella possibilità di gestire, a livello immersivo, il proprio avatar. Quello giusto.

Conclusioni

La verità che sta emergendo è legata ad una concreta valutazione positiva di quello che è possibile fare all’interno del Metaverso. Il ruolo perturbante che attualmente hanno i social media sulla nostra vita in relazione alla percezione del nostro corpo ha buone possibilità di essere smussato dall’utilizzo delle Nuove Tecnologie XR.

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