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- La meta-medicina
La dimensione che attualmente genera e stabilisce le regole che definiscono il Metaverso, ospita anche una parte molto importante che concerne il palinsesto medico-scientifico. Importante fare una riflessione tecnica su quelle che ad oggi sono le metodiche XR già implementate all’interno dei vari settori della medicina e che aprono uno scenario tutto da potenziare in un futuro ormai prossimo. Parliamo di meta-medicina.
Mixed Reality e percorso medico
La gestione pandemica ha aperto uno spazio di larghe intese tra l’essere in presenza e l’interazione a distanza. Uno di questi è stato sicuramente quello della Realtà Virtuale che ha dato il via ad un processo di interfaccia di nuova generazione che trova oggi la sua realizzazione negli applicativi che definiscono il Metaverso. La meta-medicina di cui parlano gli ultimi studi aggiornati è la perfetta summa di dispositivi IoT, Tecnologie XR (Mixed, Augmented e Virtual Reality) e Intelligenza Artificiale (AI). Ad oggi è possibile intervenire all’interno di un ambiente medico ricreato virtualmente attraverso esperienze immersive che impiegano avatar con profili biometrici definiti. Questo sta portando ad un nuovo approccio nel trattamento di patologie di carattere cronico su base psicologica, o nel gestire il potenziamento cognitivo attraverso l’uso di device specifici.
Strategie e formazione
All’interno di una dimensione virtuale metaversa è possibile coadiuvare terapie che mirano a gestire i comportamenti trasversali di ansia, stress, demenza e decadimento cognitivo, autismo . La linea clinica incontra anche quella della formazione medica e del training che ospitati all’interno di una land virtuale progettata architettonicamente, danno la possibilità ai giovani chirurghi di applicare strategie pre-operatorie con device come l’Hololens 2. La Realtà Aumentata (AR) in ambiente misto e con imaging 3D può infatti supportare oggi una simulazione chirurgica di alto livello.
Quando parliamo di formazione medico-scientifica all’interno del Metaverso facciamo riferimento sempre ad un’ottimizzazione spazio-temporale. E’ già possibile assistere a sessioni formative all’interno di piattaforme immersive, con una produzione di contenuti di molto superiore e con una percentuale di coinvolgimento e simulazione di alto valore progettuale. Inoltre l’esperienza sensoriale collegata alla identità digitale sta aprendo un nuovo scenario legato alla decentralizzazione delle informazioni e dei dati relativi alla privacy.
Evidenziare attraverso la rete blockchain l’importanza di una interoperabilità tra piattaforme immersive e tra medico e paziente, porterà ad una riqualificazione delle dinamiche di interazione, aiutando nello specifico le linee di catalogazione, registrazione e protezione degli stessi dati clinici. Gli orizzonti medico-scientifici del Metaverso offriranno nuovi scenari sia per quanto riguarda lo sviluppo della medicina digitale che per tutte quelle dinamiche che regolano l’assistenza sanitaria globale.
Conclusioni
L’indicazione che spesso si dà nel momento in cui bisogna evidenziare nuove strategie operative all’interno di un settore professionale, sono sempre quelle della sperimentazione. Attualmente il Metaverso ospita una serie infinita di possibilità di crescita e di sviluppo applicabili a diversi contesti. Il campo medico-scientifico per la sua forma di destinazione deve operare affinché il benessere delle persone possa acquisire metodiche sempre più lungimiranti ed innovative. Lo spazio di progettazione che viene riservato a questa dimensione virtuale parallela ancora però è in molti casi, in una fase embrionale. le dinamiche che concorrono alla qualificazione di uno spazio immersivo come idonea possibilità di scelta non secondaria rispecchiano, almeno in Italia, un’ottica ancora poco focalizzata. Quello che ci si augura è una sempre crescente evoluzione di possibilità date a più campi d’azione con una pratica che non sia basata sullo scetticismo del mezzo.