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Quando un utente accede alla Realtà Virtuale o al Metaverso, come preferiamo, in automatico si instaurano tutta una serie di implicazioni emotive che accompagnato i dati dell’utente stesso. E qui entriamo facilmente in zona Healthcare.
Parametri e immersività emotiva
Ci troviamo quindi di fronte ad aspetti molto personali di un utente che accede al mondo virtuale attraverso device e avatar personalizzato. Il Web3 consente di ottenere una stima e un’analisi dettagliata di tutti i dati e i parametri emotivi di chi accede. Questo può fare la differenza nel momento in cui si decide di procedere ad un training legato alla salute. Così tutte quelle che saranno le emozioni vissute in prima persona all’interno di un ambiente ricostruito e virtuale, diventeranno delle guide ad ogni tipologia di stato d’animo. E tutte quelle che diventeranno le strutture sanitarie attive all’interno del Metaverso potranno fare velocemente la somma del tutto. Ad ogni avatar virtuale si potrebbero quindi collegare aspetti molto personali come dati biometrici e determinate caratteristiche fisiche. Da qui il passo verso un reale monitoraggio e una strutturazione d’archivio su rete blockchain dei dati diventerebbe la normalità.
Normative e metaverso
E’ più che chiaro che il GDPR (art.25) sui dati personali e corrispettiva privacy, prevede che ci sia un graduale consenso secondo il Garante su tutte quelle che sono le trasmissioni dei propri dati. E’ sicuramente palese ormai che il mondo virtuale, per la sua facilità di connessione e interazione, presenta notevoli potenzialità per il mondo dell’Healthcare. L’assistenza sanitaria è comunque da tempo che progetta programmi per aderire ad una nuova forma di collegamento con il paziente. La stessa Microsoft ha investito moltissimo in tutte quelle aziende che operano in modalità virtuale. Migliorare l’esperienza del paziente diventa quindi il primo obiettivo. Ci si focalizza quindi sul monitoraggio continuo e a distanza e il coordinamento pratico delle cure assegnate.
Microsoft e l’Hololens
Conosciamo le potenzialità della Realtà Mista che viaggia su questo device. L’Hololens è un dispositivo molto usato in ambito sanitario. Non è collegato ad app specifiche e migliora di gran lunga le soluzioni e collaborazioni tra reparti. In particolare, proprio per questo tipo di tecnologia i casi d’uso sono praticamente illimitati. I chirurghi che lo hanno adoperato sono in grado di condurre un intervento a distanza sfruttando la collaborazione di più colleghi. Anche l’Intelligenza Artificiale (AI) sta facendo grandemente la sua parte, soprattutto per quanto riguarda i progressi diagnostici a distanza. Si parlerà ancora per molto tempo, infatti, della situazione post pandemica globale. In questo la nuova visione sull’accelerazione digitale focalizzata sull’adozione di nuove linee di interazione tra medico e paziente è diventata un trend.
Digital Health e consulenza
Il cambiamento c’è e possiamo vederlo soprattutto nel rapporto tra medico e paziente. La Sanità Digitale punta soprattutto su questo. Il cambiamento di mentalità che vede le specifiche visite online attraverso l’utilizzo di Tecnologie XR è il nuovo asset. Quello a cui stiamo assistendo già in alcuni Paesi è l’ibridazione tra dinamiche fisiche e virtuali all’interno dei reparti ospedalieri. Il rapporto di solo un anno fa di McKinsey sulla Telehealth evidenziava già questo connubio attivo. Anche nelle dinamiche di prenotazioni basiche di una visita specialistica l’assistenza sanitaria sta cambiando i propri parametri. Di conseguenza ne beneficiano tutta una serie di settori che si occupano non solo di fornire prestazione ma anche di pubblicizzarle. Questo rapporto multicanale della nuova Sanità virtuale vede anche l’ingresso di una nuova tipologia di marketing.
Healthcare marketing e Metaverso
Che si tratti di Intelligenza Artificiale, chat e applicazioni dedicate, il paziente oggi trova maggiore ascolto. Le possibilità di assistenza stanno quindi evolvendosi in una comunicazione continua e più approfondita su diverse tematiche e canali. Se un paziente desidera prenotare una visita questa gli verrà presentata in una modalità totalmente nuova. E sempre nel rispetto della privacy di ognuno. Non parliamo più di customer experience univoca e su di una sola linea, ma di opportunità diverse e tutte ad alto livello. Ci si sposta e ci si sposterà sempre di più sulla personalizzazione della scelta da parte del paziente anche attraverso touchpoint virtuali. La Sanità quindi si sta già preparando ad essere attiva attraverso una trasparente comunicazione e ad un corretto utilizzo di questa.
Dati
Si legge dal rapporto di McKinsey:
La progettazione strategica e mirata di un modello ibrido di erogazione dell’assistenza sanitaria che rispetti le preferenze di pazienti e medici e offra assistenza virtuale quando è clinicamente appropriata può consentire agli operatori sanitari di partecipare a breve termine, trattenere il talento clinico, offrire un’assistenza basata sul valore migliore e differenziarsi strategicamente per il futuro. Gli investimenti nelle aziende sanitarie digitali sono cresciuti rapidamente, raggiungendo i 21,6 miliardi di dollari, con un aumento del 103% su base annua, il che suggerisce anche che questo approccio alla medicina ha un potere di resistenza.
Si sta parlando di nuove dinamiche di relazione ed elaborazione dati clinici riguardo ai pazienti.
Conclusioni
Il tempo ridotto, la possibilità di non dipenderà dalla obbligatoria mobilità della figura medica e un rapporto diretto e approfondito con il paziente, questi i punti. La nuova realtà digitale e virtuale dell’Healthcare, trova tantissimi sbocchi e approcci diretti in molti settori che già da tempo sono in espansione. Il cambiamento è già in atto.