• 30 October 2024
Mattia Gherardi

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Durante un nostro viaggio a Londra siamo venuti a conoscenza di una realtà startup UK ma di proprietà e fondazione tutta Italiana che opera nei campi social, servizi finanziari online connessi alle criptovalute, Metaverso e intelligenza artificiale, ma andiamo per ordine. Mattia Gherardi, sales manager di DT SOCIALIZE, ci ha fatto una bella panoramica di tutta la storia che riguarda questa società così innovativa, partendo dalla fondazione per poi arrivare ai progetti attuali e anticipandoci alcune loro ambizioni future. Gli abbiamo chiesto nello specifico anche cosa pensasse dello sviluppo futuro del Metaverso e dell’intelligenza artificiale, il tutto ha generato un dialogo molto interessante che riportiamo per voi in questo articolo.

La società

DT SOCIALIZE viene fondata in Italia nel 2017 da un gruppo di giovani “pionieri dell’innovazione”. Per questioni di burocrazia e opportunità di sviluppo decide nel 2020 di trasferirsi in UK e fondare lì una holding. Nel 2023 diventa una PLC company. Nel diritto societario inglese si tratta di una società a responsabilità limitata le cui azioni possono essere liberamente vendute e scambiate al pubblico (anche se una PLC può anche essere posseduta privatamente, spesso da un’altra plc), con un capitale minimo di 50000 £. Oggi l’ambizione principale è quella di diventare una società quotata in borsa all’indice americano Nasdaq. Ha inoltre avviato numerose collaborazioni con player istituzionali e recentemente con due importanti banche d’investimento internazionali. L’obiettivo dichiarato fin dal 2017 è stato sempre quello di elaborare sistemi e applicazioni per tutelare la privacy degli utenti in rete.

Il progetto social Uup Anonymous

Il primo importante progetto è stato quello di voler creare una app (ancora oggi operativa) che fosse scaricabile dagli store online e che permettesse la totale tutela dei fruitori verso l’esterno (un po’ come voleva probabilmente essere Telegram). Un obiettivo innovativo sia per la gestione tramite tecnologia blockchain, sia per aver utilizzato una VPN di tipo nova con dei big data creati affinché non uscissero verso l’esterno.

Il progetto della banca online Dts Money

Nel 2022, sempre con la vision primaria riguardante la sicurezza degli utenti, viene creata una Ibank per la gestione degli affari e delle transazioni online. Il progetto FINTEC lega la finanza con la tecnologia e oltre alle classiche operazioni bancarie online funge anche da Exchange per l’acquisto e la vendita di criptovalute. Sono inoltre previsti dei piani Volt con compenso DTS money e dei piani di Staking SDC con le valute stablecoin (con conversione in dollari). 

Nel 2021 c’era già stata una nuova svolta: la società aveva dato vita al suo primo Metaverso denominato UMetaworld in collaborazione inizialmente con la società OVR, poi con ROOMFUL con cui attualmente ancora collabora. Nell’ambiente virtuale sono presenti sale meeting e ambienti per incontri. Ad oggi è una realtà che conta circa un milione di utenti ed è utilizzabile sia da PC, che da app su cellulare oppure tramite visore VR. L’innovazione principale è che si tratta del primo mondo a livello mondiale con quote basate su security token che corrispondono di fatto alle quote della società di cui gli investitori esterni possono diventarne in parte proprietari. E’ inoltre possibile al suo interno pagare servizi tramite un token specifico chiamato “UTAKE token”.

L’intelligenza artificiale MAIA

L’ultimo progetto in ordine di tempo che ovviamente si interfaccia con gli altri è la creazione di una propria intelligenza artificiale chiamata MAIA. Un’idea dal mio punto di vista realmente grandiosa, è stata quella per cui con il codice sorgente di circa 10.000 righe sono stati creati degli NFT unici. Una realtà quindi, in fase di grande sviluppo e che probabilmente fra qualche anno si opporrà ai principali colossi I-tech mondiali. Dalle ottime premesse potremmo ipotizzare che il futuro del Metaverso globale potrebbe anche essere quello creato inizialmente da loro.

A Mattia ho fatto diverse domande e questa è la sua vision.

Ne abbiamo parlato spesso nei nostri articoli su Metacomunications e lo consideriamo uno dei capisaldi del futuro del Metaverso; cosa ne pensi dello sviluppo dei device e cosa ha fatto la tua società in merito ad essi?

Ci siamo strutturati sia con la tecnologia esistente quindi con la possibilità di accedere al nostro Metaverso, ossia comodamente tramite cellulare (oggi la modalità più usata) che tramite PC o visore VR. Credo che il futuro dello sviluppo dei device ancora non lo conosciamo, probabilmente fra qualche anno nasceranno degli ibridi fra gli strumenti utilizzati oggi a largo consumo come il telefono cellulare e i visori VR; per poi andare via via verso soluzioni più performanti meno invasive e meno costose.

Qual è oggi la mission principale della Vostra società?

Abbiamo oggi due obiettivi. Vogliamo portare avanti su più livelli e più settori la mission iniziale della privacy e della tutela degli utenti, ma non vogliamo che le applicazioni web siano dipendenti come oggi a livello economico da banner pubblicitari e corner pubblicitari. E poi vorremmo ambire a diventare una realtà conosciuta a livello globale per i suoi servizi WEB 3 consapevoli che il sistema stia rapidamente cambiando verso una tipologia diversa da quella prevalentemente utilizzata oggi che porta gli utenti a creare contenuti gratuitamente per le piattaforme

Mi ha fatto molto piacere conoscerti e sentire il grande entusiasmo che dedichi a questo progetto aziendale, ma a questo punto voglio anche chiederti quali sono i tuoi obiettivi di sviluppo personale?

Come hai visto sono felicissimo di far parte di questa bellissima realtà imprenditoriale ultratecnologica e voglio continuare ad impegnarmi al massimo nel mio ruolo di sales manager per far crescere ulteriormente l’impresa nello sviluppo della rete commerciale soprattutto in Italia dove io oggi vivo.

Ora, una domanda che spesso proponiamo a chi intervistiamo, soprattutto quando pensiamo che si tratti di visionari futuristici. Quale futuro vedi per l’IA e il Metaverso?

Il Metaverso sarà sempre più utilizzato in futuro anche per i servizi essenziali ma non lo vedo comunque come un qualcosa da adozione totale; mi spiego meglio. Ci saranno sempre due dimensioni, quella reale e quella virtuale, l’importante (come già succede con i videogame) è non abusare della seconda. Per quanto riguarda l’IA credo che sarà di grande aiuto per il lavoro e per la nascita e lo sviluppo di nuove professioni. Certo è probabile che alcuni lavori semplici che oggi non richiedono un particolare impegno intellettuale probabilmente saranno sostituti, però la capacità forte dell’essere umano sta anche nell’adattarsi a nuove situazioni e sfruttarle a proprio vantaggio.

Concludendo

L’intervista ha lasciato spazio a considerazioni e ragionamenti molto interessanti (in gran parte condivisi). Sono stato felice di aver conosciuto questa realtà molto innovativa e in forte sviluppo che bene si interseca con gli obiettivi comunicativi del nostro giornale che vuole tenere sempre informati i lettori su tutte quelle che sono le novità a livello nazionale e internazionale riguardanti l’innovazione tecnologica. Resteremo sicuramente in contatto con loro perché vogliamo seguire da vicino l’evolversi di progetti così pieni di strategie positive e per essere in prima linea quando usciranno nuove progettualità.