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Gianfranco Giannella ama parlare, e lo sa fare molto bene.
E’ abituato. Un peccato non ascoltarlo.
Io l’ho fatto e ho capito come funzionano le teste di quelli che percepiscono un pò prima in che modo il mercato possa evolversi. Certo, non è facile farlo comprendere anche agli altri, ma chi ha il compito di mettere insieme un team di professionisti pronti a scommettere sul futuro di un progetto a volte si sente non totalmente compreso. La tranquillità con cui racconta la sua vita analizzata attraverso tre periodi di crescita personale e professionale metterebbe a proprio agio chiunque. Perché Giannella dice quello che gli è passato sulla pelle negli anni e in diversi contesti lavorativi e lo fa senza alcun problema.
La gavetta, mi dice, inizia come consulente per Andersen Consulting, l’attuale Accenture, nei tempi che si possono definire come il “momento d’oro” della consulenza, quella vera. Il consiglio di prendere una decisione professionale che guardasse alla finanza gli viene dal padre scienziato che lo mette di fronte ad un bivio. Una delle due strade era quella dell’MBA e quindi del voler fare business. Il percorso poi è pieno di successi, IBM, dal 2001 al 2012, passando poi per Octo Telematics e la qualifica di Executive Chairman per Hyris (analisi genetiche). Una lunga parte della sua vita all’estero e poi il ritorno in Italia, dove porta la sua visione aperta di reale gestione di un’azienda.
Il suo è un ruolo da giocatore libero, così ama definirsi, che utilizza le tecnologie per una buona trasformazione del funzionamento interno di ogni azienda. Grande o piccola che sia. Gli faccio qualche domanda per capire in che modo la situazione aziendale all’interno del mondo della salute si stia evolvendo.
Mercato dell’Healthcare e Tecnologie XR. In che modo si può trasformare la linea d’intervento della medicina attuale sul paziente? E quali evidenze ci sono in fatto di gestione compartecipata delle malattie?
Quello che ritengo sia più importante sottolineare in ambito Salute è sicuramente la trasformazione dell’Industria. Vanno fatte a tal proposito delle precisazioni. All’interno del mondo Healthcare convivono due realtà, quella di un potenziale non indifferente ed un’altra legata ad uno stallo che fortunatamente sta finalmente tendendo al cambiamento. Questa discontinuità è forte e va monitorata per ambire ad una reale crescita. E oggi io lo vedo in maniera ancora più chiara. Siamo consapevoli del fatto che la spesa sanitaria crescerà nei prossimi anni molto più del PIL. Inoltre, dai report raccolti si è evidenziata una frattura tra i professionisti realmente in grado di ricoprire un incarico e quelli che invece declineranno e quindi non saranno presenti alla chiamata (si stimano circa 20 milioni di assenze nei prossimi anni). Se parliamo di mercato dell’Healthcare sappiamo che attualmente la domanda è molto più forte dell’offerta. Per questo motivo le Nuove Tecnologie apriranno dei percorsi fondamentali. Quello che purtroppo manca ad oggi è una reale vision, secondo me, che sia in grado di attirare i giovani all’interno del mondo della salute. Un reale sguardo sul futuro programmato per loro manca. E il sistema attuale non aiuta. Le buone notizie sono però superiori a quelle realistiche. Ci sono delle certezze sulle quali baserei il futuro di questa dimensione e sono precisamente sei. La digitalizzazione, la blockchain, l’IoT, la sensorization corporea, i sistemi di registrazione dell’ambiente e l’Intelligenza Artificiale collegata ai dati.
Parliamo allora di reale tracciabilità dei farmaci con dati localizzabili e utilizzabili da tutti. E se diciamo questo ci riferiamo all’uso della rete blockchain. Per quanto riguarda l’AI, gli esperti potrebbero parlarcene indicando i tanti livelli che la caratterizzano. Diciamo che noi al momento siamo arrivati solo agli algoritmi più semplici. Il percorso di crescita e sviluppo è quindi in continua evoluzione. Mi piace pensare anche che una strada molto importante la traccerà la robotica insieme con la Realtà Aumentata.
Dai dati riportati sappiamo che un chirurgo supportato dalla robotica in media fa sette errori in meno durante una procedura d’intervento. Tutte queste sono dinamiche che molto presto saranno al centro dello sviluppo del mondo della Sanità. Anche se la popolazione continua ad aumentare sulla linea dell’età demografica, siamo consapevoli anche delle capacità di risposta a cui siamo arrivati in questi ultimi anni. La pandemia ci ha insegnato molto e ora va trovato un giusto indirizzo per portare la sanità fuori dagli ospedali. Ora è il momento della vera digitalizzazione.
Il futuro del lavoro è nel Metaverso? Il 65% dei manager intervistati e classificati secondo uno studio di Regus “The Metaverse: the future of work?”, ammette che il mondo tridimensionale virtuale sarà la vera rivoluzione.
Nessuno sa quello che succederà all’interno del Metaverso. Siamo ad un bivio. A sinistra c’è la normalità che tende ad esaurirsi, mentre a destra sappiamo che potrebbe succedere qualunque cosa e anche con una grande selezione. Ricordiamoci però che ogni innovazione può essere mal utilizzata. Quello in cui io credo personalmente è l’evoluzione tecnologica in rapporto all’analisi dei comportamenti umani. Poter monitorare, personalizzandoli, i dati biometrici sarebbe un punto focale non indifferente. L’acquisizione quindi di dati sintetici ma reali, e parliamo di dati comportamentali, avrebbe un valore fondamentale.
Questo, declinato all’interno del mondo dell’Healthcare potrebbe portare alla creazione di modelli con un potenziale enorme per il nostro benessere. La realtà di AKILI, ad esempio utilizza il Metaverso per dare alle persone la possibilità di essere in grado di percepire e comprendere la propria mente e il suo funzionamento. In particolare l’approccio di questa azienda si è focalizzato prima di tutto su un problema comune a molti bambini come quello del deficit di attenzione (ADHD) e con risultati davvero importanti. Questo è un aspetto che ritengo essere fondamentale, la serietà e il raggiungimento di un obiettivo che abbia un risvolto positivo sulla vita degli altri.
Gianfranco Giannella ha conosciuto tutti i reparti dell’attuale mercato economico internazionale che si riferiscono all’adozione di nuove tecnologie. E se gli domando cosa gli porti grande soddisfazione dopo tanti anni, lui mi risponde con molta calma e chiarezza. “Ogni volta che inizio la ricerca di qualcosa di nuovo”.