• 1 April 2025
Synapsia

Alcuni lo chiamano semplicemente “internet delle cose” (IoT) applicato allo sviluppo urbano, noi invece pensiamo che sarà qualcosa di molto più complicato e articolato, ma sicuramente cambierà radicalmente la nostra quotidianità quando usciremo di casa, attenzione, anche a livello pratico non solo virtuale: stiamo parlando delle città intelligenti.

Cari Metanauti, vi ricordate l’intervista che abbiamo avuto il piace di fare a fine ottobre, idea nata dopo un nostro viaggio a Londra, a Mattia Gherardi sales manager di DT Socialize? Oggi questa azienda a dimostrazione della sua continua evoluzione e ambizione tramite la sua controllata Synapsia-Ai, quella che gestisce e sviluppa l’intelligenza artificiale MAIA, ha stipulato un importante accordo di 2,5 miliardi di dollari proprio in funzione di quanto anticipato sopra e che potrebbe significare una grandissima svolta a livello mondiale.

Sappiamo ovviamente che dei progetti di questo genere in fase sperimentale sono in corso anche in Cina, in Corea del Sud e in Arabia Saudita.

Vi riporto un estratto dell’articolo che ne parla preso dal sito web info.mercatiesteri.it

Abu Dhabi – Un accordo da 2,5 miliardi di dollari è stato firmato tra la società Bold technologies degli Emirati Arabi Uniti e la società italiana Synapsia-Ai, insieme all’International Institute of Technology (I2t) in Svizzera, per sviluppare soluzioni di gestione urbana basate sull’intelligenza artificiale con applicazioni ai trasporti, ai parcheggi e alla risposta alle emergenze.

Integrando l’intelligenza artificiale di Synapsia, le città passeranno da inefficaci silos di dati a reti urbane autonome e autoapprendenti, in grado di ottimizzare in tempo reale infrastrutture, trasporti e consumo energetico”, hanno dichiarato Synapsia-Ai e Bold Technologies in un comunicato congiunto.

Abbiamo ovviamente chiesto a Mattia cosa ne pensa personalmente dell’operazione.

Il piano riguarda l’utilizzo e lo sviluppo della NS tecnologia per la creazione delle città intelligenti negli EAU ed è solo un inizio. Infatti, inizialmente sono previsti investimenti di 2,5 miliardi soprattutto per attività di sperimentazione e ricerca, per poi entro il 2029 di arrivare a 40 miliardi di investimenti per la creazione strutturale di tutto il progetto.

Ora facciamo qualche riflessione sul tema; ma cosa sono esattamente questa smart city?

Una smart city è un concetto che si riferisce a una città che utilizza tecnologie avanzate, come l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale (IA), i big data e la domotica, per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, ottimizzare l’uso delle risorse, creare meno rifiuti anche con l’economia circolare e rendere i servizi pubblici più efficienti e sostenibili. 

La smart city è idealmente fondata su una rete di infrastrutture intelligenti e connesse che raccolgono, analizzano e utilizzano dati in tempo reale per prendere decisioni informate e migliorare il funzionamento delle città.

Un progetto accolto solo positivamente?

C’è da dire però che una parte dell’opinione pubblica considera questo sviluppo non molto bene in quanto dietro tutta questa tecnologia ed efficienza pensano possano nascondersi anche degli obbiettivi e delle ambizioni legate al controllo assiduo della vita cittadini e conseguenti limitazioni alla libertà.

Qui, per rispondere e in parte tranquillizzare gli scettici, se vogliamo fare un ragionamento anche politico, questo aspetto dipende molto dai cittadini stessi e dal processo democratico della società moderna; perché chiaramente di pari passo allo sviluppo tecnologico si possono create delle norme che stabiliscono delle regole e dei limiti di rispetto della privacy e di tutela dei diritti delle persone. D’altronde se ogni cosa viene chiaramente fatta per migliorare la vita delle persone (e l’ambiente) ,non nascondiamo che in situazioni di questo genere (come già anche oggi per lo sviluppo dell’IA) c’è sempre un potenziale rischio legato all’utilizzo errato di alcune tecnologie ma non per questo non dobbiamo fermare il futuro, piuttosto bisogna prevenire bene certe situazioni e agire di conseguenza.

E l’Italia? cosa stiamo facendo oggi?

Ci sono sicuramente dei progetti già in atto a livello locale in alcune città in particolare Milano che portano avanti a piccoli passi ma è una strada ancora molto lunga e (c’è da dirlo) oggi noi soprattutto a livello di bilancio pubblico non abbiamo la disponibilità economica per promuovere grossi progetti, come invece stanno facendo alcuni Stati extra europei.

Notizia di febbraio della quale riporto un articolo di Italia oggi

https://www.italiaoggi.it/economia-e-politica/gli-emirati-arabi-investono-40-miliardi-di-dollari-in-italia-siglate-piu-di-40-intese-pto1db1i?refresh_cens

gli Emirati Arabi intendono investono quaranta miliardi in Italia e prevedono anche investimenti in IA e nuove tecnologie. In conclusione, speriamo che la partnership fra questa società Italiana della quale riporteremo qui su Metacommunications l’andamento e gli sviluppi, possa in qualche modo favorire “di riflesso” avendo un canale diretto, lo sviluppo delle prime Smart city anche in Italia.