• 23 November 2024
Google Bard

Cercherò di spiegarvi come funziona Google Bard, la nuova realtà di IA specializzata nella conversazione, che a breve (l’8 marzo ci sarà il suo lancio ufficiale) farà parte delle vostre vite. Dopo il clamoroso successo, soprattutto mediatico di ChatGPT, il software della startup americana OpenAI, arriva una nuova opportunità per testare il rapporto uomo-macchina, arricchendolo di nuove esperienze.

Linguaggi del futuro

L’amministratore delegato di Alphabet (realtà che controlla Google), Sundar Pichai, ha così fatto sapere attraverso un comunicato: “Bard mira a combinare l’ampiezza della conoscenza mondiale con la potenza, l’intelligenza e la creatività dei nostri grandi modelli linguistici”.

Naturalmente siamo ancora in fase di test, ma anche la stessa ChatGPT sappiamo che si gongola ancora in una fase beta, e soprattutto, se provate ad interrogarlo, il sistema di IA vi farà notare che il suo potere di ricerca da archivio strategico si ferma ancora al 2021. In attesa quindi che nuove intelligenze si arricchiscano ricordiamo che il linguaggio su cui si muoverà la new entry Bard corre sulle linee di LaMda, il sistema Language Model for Dialogue Applications di Google, ormai alla fase di sviluppo finale.

Questo ci fa intendere che Bard cammina sulla stradina già tracciata da diversi anni da modelli di linguaggio Gpt. Questa tipologia di linguaggio corre su di una potenza di calcolo molto più piccola, in maniera tale che possa essere disponibile per molte più persone. Ed è questa la strada per la crescita: nutrirsi delle domande e dei suggerimenti, sotto forma di commenti, degli utenti in modalità globale.

Applicazioni di Google Bard

Andando a fare un po’ di storia, ricordiamo che Google utilizza diverse tecnologie e linguaggi per l’Intelligenza Artificiale. Tra questi: TensorFlow, Python, C++ e altri. TensorFlow è il framework di machine learning più comunemente utilizzato da Google per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale. Questo viene utilizzato per addestrare e far funzionare modelli di apprendimento automatico. Python è anche un linguaggio molto importante per Google, poiché viene utilizzato come linguaggio di programmazione principale per molti progetti di intelligenza artificiale. C++ è utilizzato per alcune parti critiche del codice, come la creazione di modelli di alto rendimento e la gestione delle risorse. Noi però vogliamo ora focalizzarci su LaMda sulle sue tante applicazioni.

E mentre i cervelli artificiali si riscaldano, sta partendo anche l’iniziativa del colosso cinese Baidu, che sempre entro le prossime settimane lancerà il suo Ernie, altro modello di apprendimento basato su IA.

Quello che dobbiamo sperare è che le risposte alle domande seguano un iter di aggiornamento in tempo reale, di qualunque motore o tool di intelligenza artificiale si tratti. Utilizzare le informazioni presenti sul Web è al momento la base su cui tutti si stanno muovendo.

”Che si tratti di aiutare i medici a rilevare le malattie o di consentire alle persone di accedere alle informazioni nella propria lingua, l’intelligenza artificiale aiuta le persone, le aziende e le comunità ad aumentare il proprio potenziale. E apre nuove opportunità che potrebbero migliorare significativamente miliardi di vite. Ecco perché sei anni fa abbiamo riorientato l’azienda attorno all’intelligenza artificiale e perché lo consideriamo il modo più importante per realizzare la nostra missione. Organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili”, continua Sundar Pichai.

Evoluzione della ricerca

Dopo BERT e MUM, la storia della IA che caratterizza l’evoluzione linguistica di Google vede ora, nelle ricerca delle Nuove Tecnologie emergenti un nuovo supporto. Possiamo parlare di LaMDA o anche di PaLM o MusicLM, ma le dinamiche veloci di apprendimento e di creazione contenuti sono più o meno le stesse. Quello che però va inteso è che il lavoro che la IA svolge è praticamente quello di effettuare una combinazione infinita di informazioni per poter arrivare a generare la risposta migliore.

LaMDA oltre ad essere un modello linguistico è anche un metodo statistico per prevedere una successione di parole in una serie basata su precedenti acquisite. La novità di LaMDA sta proprio nel fatto che può stimolare il dialogo in modo più libero di quanto consentito dalle risposte basate sui compiti generici e statici. Affinché la conversazione possa fluire liberamente da un argomento all’altro, un modello linguistico conversazionale deve avere familiarità con concetti, come l’intento dell’utente multimodale, l’apprendimento e i suggerimenti.

Conclusioni

Il passaggio ad una maggiore dimestichezza e interconnessione tra l’utente e i nuovi e futuri chatbot di IA porta con sè l’inizio di una nuova modalità di ricerca. Lo fanno tutti in continuazione, e tutti vogliono avere una risposta veloce, intuitiva e particolare rispetto all’argomento trattato. Se l’obiettivo della IA è quello di ampliare la mente umana, stimolandola sempre di più, allora il processo che sta avendo luogo è solo una linea continua che attraversa l’evoluzione dell’innovazione.