Nel cuore di una società fortunatamente dinamica e sempre connessa, un innovatore digitale sta ridefinendo il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Nunzio Fiore, informatico e programmatore di talento, ha abbracciato la visione di un futuro in cui i confini tra reale e virtuale si dissolvono. E lo ha fatto dando vita a esperienze personalizzate (e ve ne accorgerete presto) e incredibilmente uniche. Vogliamo allora fare un tour virtuale anche noi, immaginando di varcare la soglia degli uffici in cui questo giovane talento lavora (Memori.ai vi ricordate? Potete leggere l’articolo qui) per scoprire come è stato strutturata la realtà di Aisuru, l’ultima creazione di Nunzio. E allora accade che all’improvviso (anche se dietro c’è tantissimo lavoro) ci si ritrovi immersi in un mondo in cui l’innovazione è la parola d’ordine. Qui, le idee prendono forma attraverso codici e algoritmi, plasmando il futuro dell’interazione uomo-macchina.
I gemelli digitali di Aisuru
Aisuru, la piattaforma rivoluzionaria di Nunzio, crea gemelli digitali personalizzati per aziende e creativi, offrendo un’esperienza unica che va ben oltre i confini dei tradizionali assistenti virtuali. E fin qui ci siamo, e non abbiamo detto poco, anzi. Vogliamo però ricordare ancora una volta cosa sia un gemello digitale. Presto detto. Un digital twin è una replica virtuale di una persona, un oggetto o un processo, ed è esclusivamente progettato per fornire informazioni di supporto e assistenza su misura. Che si tratti di una guida turistica personalizzata per la tua città, di un assistente di vendita empatico e dedicato o persino di un manuale virtuale per un macchinario, i gemelli digitali di Aisuru si adattano a qualsiasi situazione, fornendo risposte precise e assistenza mirata, basata su dati e interazioni provenienti direttamente dall’utente. Vi sembra poco?
La potenza di questi digital twin risiede nell’integrazione con realtà come OpenAI (e non solo) ma ciò che li rende davvero unici è la capacità di poterli personalizzare con contenuti e preferenze ben definiti. L’addestramento diventa allora un processo versatile, in cui è possibile passare ad uno step più alto di istruzione attraverso eventi multimediali, file testuali, database, servizi esterni e persino conversazioni in tempo reale. provate ad immaginare il ritorno importante che questa nuova realtà conversazionale potrebbe avere sul futuro di aziende, realtà sanitarie, istituzioni scolastiche.
Formazione, futuro e Open Badge
Aisuru quindi, non solo offre un’esperienza coinvolgente, ma dà anche la possibilità di condividere i propri contenuti creati attraverso totem interattivi, API per l’integrazione con altre applicazioni, nonché tecnologie di VR, MR e AR. L’integrazione in applicazioni esistenti amplia ulteriormente le possibilità di condivisione e fruizione, tutto in modalità multilingua. Per chi si occupa di formazione, Aisuru supporta l’erogazione di open badge all’interno di progetti formativi, fornendo una rappresentazione virtuale delle competenze e delle abilità acquisite dall’utente, tracciando e certificando il percorso di apprendimento in modo trasparente e sicuro.
Esperienza immersiva conversazionale
Ma l’innovazione di Nunzio non si ferma qui. I gemelli digitali di Aisuru possono essere inseriti in ambienti di realtà virtuale, aumentata o mista, arricchendo ulteriormente l’esperienza immersiva e interattiva. Dagli showroom virtuali alla formazione, gli utenti possono esplorare, apprendere e interagire con gli spazi virtuali in modo coinvolgente, realistico e sicuro, interagendo con l’entità virtuale più opportuna. Va detto inoltre che ciò che rende davvero unici questi empatici supporti conversazionali è la loro capacità di ricordare le preferenze e le abitudini di ogni utente, offrendo un’esperienza personalizzata che migliora sempre di più nel tempo. Grazie alla loro capacità di apprendimento e adattamento, diventano allora compagni di lavoro affidabili, e sempre più efficienti nel supportare l’utente nel raggiungimento dei suoi obiettivi.
Un aspetto fondamentale che distingue questi digital twin è la loro capacità di mostrare empatia conversazionale. Nunzio Fiore ha compreso che per creare esperienze digitali davvero coinvolgenti e significative, i supporti virtuali devono andare oltre la semplice restituzione di informazioni, ma devono essere in grado di comprendere e rispondere in modo empatico alle esigenze e alle emozioni degli utenti.
Empatia e intelligenza artificiale
L’empatia conversazionale è il segreto per creare una connessione più profonda e umana. Attraverso l’analisi del linguaggio, del tono e del contesto, questi assistenti virtuali sono in grado di cogliere le sfumature emotive delle interazioni e rispondere di conseguenza, offrendo supporto, incoraggiamento o anche semplicemente un’orecchio attento quando necessario. Questa capacità di mostrare comprensione non solo migliora l’esperienza dell’utente, ma contribuisce anche a creare un rapporto di fiducia e rispetto reciproco tra l’essere umano e il supporto digitale. Tutto questo finalizzato soprattutto a rendere le interazioni digitali più autentiche e gratificanti.
E allora, mentre ci si immerge negli spazi virtuali creati da Nunzio Fiore, si ha la sensazione di essere testimoni di un futuro in cui la tecnologia non è più solo uno strumento, ma un’estensione delle nostre capacità umane. Qui, l’innovazione abbraccia l’empatia, creando esperienze digitali che si adattano a tutte le nostre esigenze, in maniera tale da semplificare davvero la nostra vita e aprendo la strada a nuove possibilità. E allora guardatevi questi otto minuti di cortometraggio “A day in Aisuru“, tra l’altro girato (Giacomo Spaconi) e interpretato (Cora Gasparotti) davvero molto bene, e capirete di che pasta è fatta la vera innovazione.