25 Settembre 2023 aggiornato alle 12:54
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Interviste

Andrea Degl’Innocenti e il progetto TrackIt Blockchain dell’ICE

Andrea Degl'Innocenti

L’economia globale sta andando verso una differente modalità di valutazione degli scambi commerciali tra le culture e gli Stati. Questa modalità, del tutto innovativa, è ad oggi caratterizzata dall’uso sempre più frequente delle Nuove Tecnologie.

La centralizzazione in molti settori sta lasciando lo spazio ad un’idea di decentralizzazione che trova nell’autenticità dei valori condivisi il suo perno più importante. Fra tutte queste nuove dinamiche la rete blockchain è tra i primi raggi di luce nuova che stanno illuminando alcune strade istituzionali.

Partiamo infatti da queste e in particolare dalla realtà di TrackIT Blockchain, l’opportunità che l’ICE (Istituto per il Commercio Estero) sta dando a più di 300 aziende italiane del settore Tessile e Agrifood.

Ne abbiamo parlato con Andrea Degl’Innocenti, giovane direttore dell’Ufficio per i Servizi Digitali alle Imprese dell’ICE e responsabile per lo sviluppo degli applicativi di tracciamento batch per le produzioni basate su tecnologia blockchain. Una laurea triennale in Economia e Management e una magistrale in Management e Corporate Finance, Andrea si fa intervistare in un ambiente ordinato e con la foto del Presidente Mattarella alle sue spalle. Questo dona molta più istituzionalità alle sue risposte e mi fa per un attimo ampliare la rosa delle mie domande.

Prima di raccontare la nostra intervista allego definizione della differenza tra contraffazione di un prodotto e Italian Sounding secondo Federalimentare.

In una nota viene precisato che la contraffazione “riguarda prevalentemente illeciti relativi alla violazione del marchio registrato, delle denominazioni di origine (DOP, IGP, ecc.), del logo, del design, del copyright, fino ad arrivare alla contraffazione del prodotto stesso” ed è legalmente impugnabile e sanzionabile.

Il fenomeno Italian Sounding, invece, “fa riferimento all’imitazione di un prodotto/denominazione/marchio attraverso un richiamo alla presunta italianità che non trova fondamento nel prodotto stesso” e non è perseguibile. L’imitazione è più raffinata della contraffazione e nei Paesi dove le denominazione di origine non sono riconosciute o non sono tutelate è difficile da combattere.

L’importanza dell’utilizzo oggi della Rete Blockchain per una filiera certificata. Come si struttura il progetto TrackIT Blockchain?

Siamo partiti nel 2019 con quella che definirei una nuova metodologia per dare innovazione soprattutto alle PMI. E in particolare a quelle imprese che cercavano di eliminare fenomeni definiti come Italian Sounding. In realtà non avevamo, come Amministrazione Pubblica, un vero e proprio strumento per combattere questo fenomeno e quindi ci siamo allacciati al framework del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy, attraverso la collaborazione con IBM. l’Italian Sounding oggi vale nel mondo circa 100 miliardi di dollari ma di italiano questi prodotti non hanno davvero nulla. Abbiamo avuto a disposizione nove provider, tutti italiani, che hanno partecipato ad un appalto per il quale è nato un bando  per la fornitura a 470 aziende italiane. Ciò che è importante sottolineare è che quando parliamo di blockchain non ci riferiamo soltanto al mondo delle criptovalute. Si parla invece ed in maniera molto seria di smart contracts e di una infrastruttura reale che può dare aiuto, attraverso una decentralizzazione tecnologica, al nostro made in Italy.

Comunicare oggi la storia di un prodotto attraverso una linea di approccio decentralizzata. Cosa cambia e quali sono i benefici?

Sicuramente parliamo di trasparenza e di aziende consapevoli del fatto che il cliente si senta maggiormente protetto con un Qr code che rimandi alla rete blockchain. Delle 470 aziende che potranno partecipare al bando, già 200 stanno implementando tutte le linee per la formazione interna e gli adempimenti necessari ad attivare la piattaforma tecnologica di tracciamento. I principali benefici di ritorno, per le stesse aziende, sono sicuramente quelli legati alla tracciabilità delle informazioni fornite, anche per le certificazioni, e alla sicurezza del prodotto acquistato. Questo di conseguenza, porta ad una consapevolezza di quella che è l’eccellenza condivisa e messa poi sul mercato. Vorrei sottolineare inoltre la parte centrale del progetto TrackIT blockchain che riguarda l’interoperabilità con diversi sistemi di trasmissione dei dati. Questa prima versione del progetto darà la possibilità alle aziende di caricare le informazioni che desiderano, ma in futuro si potranno mettere a rete anche enti certificatori, controllori ed istituzioni in modo da rafforzare la sicurezza sia per l’azienda (e quindi per il produttore) che per il consumatore finale. Il vantaggio più evidente dell’utilizzo della blockchain è proprio che abbassi le percentuali di falsificazione fino ad una riduzione evidente di quella che è ad oggi la piaga della contraffazione.

Come viene espressa, in termini tecnici, la linea TrackIt Blockchain alle aziende che hanno aderito al progetto?

Quello che noi facciamo è un accompagnamento vero e proprio ed una formazione attinente e selettiva all’interno della dimensione aziendale presente tra quelle selezionate. Provvediamo a dare in dotazione service e provider previsti dal capitolato tecnico. Da qui organizziamo una serie di incontri di consulenza e di analisi della nuova tipologia di marketing per le aziende che fanno parte del progetto. Diamo infatti molta importanza al concetto di formazione proprio per quella necessità di digitalizzazione dei processi di cui tanto si parla. Potremmo vedere questo come un primo passo (layer) all’interno di una struttura piramidale che vada a rappresentare lo schema Web3.

Metaverso ed e-commerce. Come gestire questo nuovo connubio?

La dimensione virtuale immersiva é qualcosa di molto interessante che stiamo già esplorando. L’e-commerce dovrà obbligatoriamente affiancare alle proprie dinamiche una nuova linea di mercato e di vendita elettronici che vedano nell’esperienza del made in Italy un diverso confronto e contatto con il pubblico degli utenti, e quindi dei clienti. Il Metaverso infatti porta avanti quelli che, secondo noi, sono i valori della bellezza e della unicità di ciò che nasce e viene creato nel nostro Paese. Un utente immerso può avere una differente interazione e provare un’esperienza totalmente nuova anche se a distanza. Naturalmente l’esperienza immersiva non sostituisce quella fisica ma si pone come un’alternativa di comunicazione del made in Italy da non sottovalutare.

Per quelle aziende che fossero interessate vogliamo ricordare che il progetto TrackIT Blockchain è gratuito.

Le iscrizioni sono ancora aperte: milano@ice.it    www.ice.it/blockchain

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