Il metaverso sta ripopolando l’universo di tutto quello che è esperienziale, attraverso la virtualità.
Metaverso e impatto fisico
Parlando pochi giorni fa con il Director Contents and Partnership di un’importante società che si occupa di una Community legata alle Risorse Umane, ne è venuta fuori un’importante disanima. In particolare sull’attuale contesto legato al ritorno di esperienze fatte in presenza e la sensibilità che si ha per tutto ciò che invece è “virtuale”. Ebbene, dopo aver condiviso esperienze di varia natura finalmente senza l’obbligo di doverlo fare dietro a uno schermo, il riavvicinarsi fisico ha avuto un impatto fortissimo.
Come poter passare da parte mia un messaggio positivo legato profondamente alle nuove tecnologie abilitanti di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata? E ancora, come poter spiegare che con il Web3 l’individuo resta al “centro” ancor di più rispetto a quanto sia stato fino ad oggi?
I rischi del Metaverso e delle tecnologie abilitanti
Dei rischi del Metaverso si è discusso a lungo. Ogni innovazione tecnologica, del resto, ha sempre avuto un impatto sull’intero sistema sociale, cambiandone dinamiche e confini. Quello che si prospetta oggi è un viaggio affascinante ma a tratti anche inquietante che deve essere affrontato con grande consapevolezza. Se parole come Metaverso e Web3 prenderanno piede, i primi a dover capire come non rimanere travolti saranno i top manager delle aziende.
Il mindset da cambiare
Il primo scoglio “invalicabile” è sicuramente un dato oggettivo legato all’anagrafe. I manager se non vorranno essere travolti, dovranno rimettersi in discussione e affrontare un cambiamento sia di business, sia organizzativo, che si imporrà a ritmi molto più alti rispetto all’evoluzione tecnologica precedente. L’HR come sempre dovrà abilitare questa evoluzione in primis di mindset e superare le resistenze ai cambiamenti che si renderanno necessari. Il totale cambio o l’evoluzione del business richiederanno nuove strutture organizzative o modifiche di quelle attuali per far fronte alle nuove sfide. E i modelli a disposizione andranno completamente inventati e quindi innovati, a partire dai nuovi ruoli che eventualmente verranno introdotti in azienda.
Sottolineamo due elementi importantissimi per il Web3 cioè le nuove forme organizzative, sempre più radicali come le DAO (Decentralized Autonomous Organization) e quanto sia fondamentale far parte di una Community. Solo questi due asset già delineano come ci si debba preparare per tempo a un’evoluzione tanto importante quanto il fatto che l’individuo resti al “centro” della scena che sia in un contesto virtuale è solo una considerazione e, di sicuro, non lo allontana dalla realtà fisica e materiale.
Nuove figure professionali
Nasceranno nuove figure professionali legati a tutti gli ambiti di competenze professionali, culturali, ludiche; in tutti i settori dalla produzione alla logistica, dal marketing e dalle vendite alla desing. Si parlerà di designer di Realtà Virtuale o Aumentata, di artista digitale che grazie alla Blockchain rende uniche e non riproducibili le proprie opere. E ancora di Innovation Manager, di Ingegneri di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, di Crypto Lawyer e tante altre figure. Professioni che come sempre, si inventano da sole per affinità di competenze o per capacità di persone early adopters o, più proattive a formarsi su questi temi ma che poi, su larga scala, qualcuno dovrà formare e reclutare in azienda.
HR e metaverso
Il ruolo dell’HR sarà fondamentale per capire in prima persona cosa farcene della Blockchain, come sfruttare realmente VR&AR integrati nei nostri processi, e come abilitare una vita e cultura aziendale che, non solo abbandona il perimetro dell’ufficio tradizionale, ma si sviluppa contemporaneamente su piani di realtà diversi e sovrapposti. La comunicazione avrà un ruolo fondamentale in questa fase, dovrà essere un modo per avvicinare e comprendere questo nuovo mondo; dovrà poter ispirare e formare al tempo stesso.
Gli HR, per esempio, non dovranno spaventarsi al sentire la parola “Metaverso” che tutt’ora incute timore come simbolo di allontanamento dalla realtà ma dovremo aiutarli utilizzando il linguaggio più adatto per far comprendere loro quali siano i reali vantaggi del Web3 e come poterli cogliere e sfruttare. Per farlo dobbiamo crederci e fare in modo che il verbo raggiunga quante più persone, ma nella maniera più corretta e qualitativa. Il valore aggiunto che porteranno le nuove tecnologie sarà enorme ma prima di tutto dovremo fare questo salto di mentalità e andare oltre alla paura del cambiamento che ci caratterizza dalla notte dei tempi.