• 30 October 2024
La notarizzazione

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Vi ricordate quando si è iniziato a parlare molto seriamente un paio di anni fa sull’importanza della notarizzazione su blockchain dei documenti e della loro validità dal punto di vista legale? E voi? Avete fatto qualcosa in merito? Avete notarizzato? No? Peccato, perchè prima era soprattutto gratuito, oggi è davvero molto difficile trovare realtà che diano questo servizio senza farsi (giustamente) pagare. E allora ricominciamo a parlare di blockchain e ricominciamo a parlare di notarizzazione.

Partiamo dal principio. La notarizzazione dei documenti è un processo cruciale per garantire l’autenticità e l’integrità delle informazioni. Tradizionalmente, questo compito è da sempre affidato ai notai, professionisti che hanno il magico potere di certificare la veridicità di un documento. Però e per fortuna, con l’avvento delle tecnologie digitali, in particolare della blockchain, è emerso un nuovo metodo di notarizzazione che promette maggiore sicurezza, trasparenza e efficienza. Ma cos’è esattamente la notarizzazione su blockchain e perché è così importante? Belle domande vero?

Cos’è la Blockchain e come funziona

La blockchain è una tecnologia di registro distribuito che consente di memorizzare dati in modo sicuro e immutabile. Ogni blocco della catena contiene un insieme di transazioni che, una volta validate, vengono aggiunte al registro. Questo sistema garantisce che i dati non possano essere alterati senza il consenso della rete, rendendo la blockchain una piattaforma ideale per la notarizzazione dei documenti.

Per comprendere come funziona questo processo, è essenziale parlare degli hash. Un hash è una stringa di caratteri alfanumerici generata da un algoritmo crittografico, che rappresenta un pezzo di dati unico. Quando un documento viene notarizzato su blockchain, il suo hash viene registrato sulla catena. Questo hash agisce come un’impronta digitale del documento. Quindi qualunque tipo di modifica al documento cambierebbe l’hash, rendendo immediatamente evidente qualsiasi tentativo di alterazione.

Notarizzazione e vantaggi reali

Uno dei principali vantaggi della notarizzazione effettuata su blockchain è la sicurezza. Grazie alla natura distribuita della blockchain, è estremamente difficile per un singolo attore poter alterare i dati senza essere rilevato. In più la trasparenza della blockchain consente a chiunque di verificare l’autenticità di un documento semplicemente confrontando l’hash registrato sulla catena con quello del documento in questione. Questo elimina la necessità di intermediari quindi, niente notai.

Diverse aziende (che hanno compreso l’importanza di tutto ciò) in vari settori stanno già sfruttando la notarizzazione su blockchain. Sappiamo che nel settore legale, sono davvero tante le realtà che fanno riferimento a questa tecnologia per garantire l’autenticità dei loro contratti e dei vari atti notarili. Nel settore sanitario, la notarizzazione viene vista come una maggiore protezione dei dati dei pazienti e una garanzia per quelle cartelle cliniche che potrebbero essere alterate. Anche nel settore immobiliare, la blockchain viene utilizzata per certificare la proprietà e prevenire frodi.

Legislazione e notarizzazione

Oltre alle aziende private, anche le istituzioni pubbliche non restano su questo fronte insensibili all’innovazione. L’uso della blockchain per la notarizzazione dei documenti è diventato per molti una prassi ormai conclamata e accettata. Alcuni governi stanno implementando soluzioni basate su blockchain per registrare atti di nascita, matrimoni e decessi. E’ più che naturale quindi che una presa di posizione di questo tipo a livello socio-politico porti ad una maggiore efficienza burocratica.

La legislazione riguardante la blockchain varia, come sappiamo, da Paese a Paese. In alcuni luoghi, come gli Stati Uniti e l’Unione Europea, la notarizzazione è già riconosciuta legalmente. In America, alcuni Stati come il Delaware hanno adottato leggi che riconoscono la validità legale dei documenti notarizzati su blockchain. Mentre nell’Unione Europea, il regolamento eIDAS riconosce le firme elettroniche basate su hash.

Conclusioni

Sappiamo però che ad oggi la blockchain può gestire solo un numero limitato di transazioni per secondo, il che potrebbe diventare un problema man mano che l’adozione della tecnologia vada ad aumentare sempre di più. Inoltre, la regolamentazione e la standardizzazione sono ancora in fase di sviluppo, il che crea incertezze legali per le aziende che desiderano adottare questa tecnologia. Ma si tratta solo di un passaggio generazionale tecnologico.

Riteniamo infatti che il futuro della notarizzazione su blockchain possa essere davvero molto promettente. Con l’evoluzione delle tecnologie è previsto che la capacità di elaborazione e l’efficienza vadano a migliorare sempre di più, stabilendo una traccia di conformità sempre più evidente.