• 18 November 2024
Guanti aptici e Teslasuit

Come entreremo nel Metaverso per ogni nostra futura necessità? Sicuramente non ci basterà più indossare unicamente un visore. No. Avremo bisogno di “sentire” e percepire maggiormente ogni nostro piccolo movimento o interazione. Oggi, qualunque sia il settore che si avvicina a questa nuova modalità immersiva, è già possibile (sempre secondo possibilità di budget) fare uso di tutine e guanti provvisti di sensori. Parliamo di guanto aptici e di tute in grado di simulare qualunque tipo di sensazione tattile.

Guanti del futuro e tute “sensoriali”

Teslasuit è una realtà. Il super corpetto provvisto anche di pantaloni associati è già una possibilità esperienziale disponibile da qualche anno. Cosa può fare? Molte cose, una fra tutte, trasferire al corpo di chi la indossa, sensazioni aptiche realistiche sulla base di quello che sta accadendo nell’environment virtuale riprodotto. Certo, ci riferiamo ad ambientazioni riprodotte da un software simulativo che attraverso un sistema di ritorno e feedback aptico riesce a convertire uno specifico segnale in una reale ed effettiva sensazione tattile.

La tuta può combinare feedback di diverso tipo, come gestione della temperatura, e dispone di sensori di motion capture e sistemi biometrici per offrire un’esperienza il più possibile immersiva. È chiaro che Teslasuit è pensata per essere abbinata ad un buon caschetto per la realtà virtuale, e vuole essere il tassello che prima mancava per proporre un’esperienza virtuale nella maniera più accurata possibile. Un rappresentante della società ci ha detto che non ci sono limiti nella trasmissione del dolore, e che tute simili vengono già utilizzate in ambienti militari per abituare i soldati al dolore e a saperlo gestire nelle concitate fasi della battaglia.

Intelligenza artificiale e funzionalità aptiche

Teslasuit non offre unicamente funzionalità aptiche, e questa è una cosa interessante. C’è infatti tutta un’altra tecnologia che caratterizza le sue funzionalità, una per tutte l’intelligenza artificiale. La tuta può infatti utilizzare algoritmi di AI per analizzare il battito cardiaco, i livelli di stress, e gli stati mentali ed emotivi dell’indossatore. Il sistema di controllo della temperatura può invece riscaldare o raffreddare il tessuto in base alle richieste dell’ambiente virtuale, mentre i sistemi di motion capture e di avatar possono monitorare i movimenti di tutte le parti del corpo e trasporli all’interno dell’esperienza. In questo modo è possibile riuscire a creare esperienze personalizzabili che vanno uniformandosi alle caratteristiche “emotive” dell’utente.  

Andiamo allora nel dettaglio per capire quali siano le funzionalità tecniche di Teslasuit.

Il sistema di feedback aptico integrato al suo interno può essere attivato su  azioni, su richiesta o in risposta al confronto con la cattura del movimento. Il feedback viene fornito tramite la stimolazione muscolare elettronica e la stimolazione elettrica transcutanea dei nervi utilizzando elettrodi a secco.

E’ poi presente un sistema di cattura del movimento, strutturato in dieci sensori inerziali e sofisticati algoritmi di riduzione della deriva per movimenti dal mondo reale a quello virtuale.

Una linea funzionale biometria permette di raccogliere i dati in tempo reale dagli utenti durante l’esperienza, dati che, come dicevamo, possono essere utilizzati per rilevare lo stato emotivo, il livello di stress e i principali indicatori di salute. La tuta (ormai sul mercato da cinque anni) utilizza sessantasette canali differenti integrati all’interno del tessuto, per trasferire gli stimoli di tipo elettrico all’indossatore. La tuta si interfaccia con una modalità wireless, e integra una batteria capace di restare in funzione per oltre dieci ore fra una ricarica e l’altra.  

Guanti aptici HaptX Gloves

Alimentati da una tecnologia microfluidica brevettata, i guanti HaptX (G1) fanno dell’esperienza immersiva un must da provare.

La possibilità di avere un contatto totalmente realistico con gli oggetti li rende un accessorio quasi indispensabile per chi abita normalmente il mondo immersivo. Sono centinaia gli attuatori tattili brevettati da HaptX e posizionati su queste “seconde mani” con una vestibilità davvero incredibile.  Il percorso strutturato, affinchè ci sia una circolazione di aria continua, definita poi dallo spostamento “fisico” sulla pelle, rende ogni tocco virtuale più che reale. Un sistema di tendini flessibile e integrato riesce ad applicare fino a quindici chili di forza resistiva per ogni mano, in modo da riuscire a sentire le dimensioni e la forma degli oggetti virtuali.

Il Metaverso è davvero un mondo in continua evoluzione. Ogni settore può guardare a questa possibilità cercando di sfruttarne tutte le opportunità. E se la realtà continua a sembrarci per alcuni aspetti, limitata e con timing poco gestibili, la modalità immersiva spezza questo incantesimo e ci apre un orizzonte totalmente nuovo e incredibilmente vasto.