• 18 October 2024
Fabiola

Sappiamo ormai che lo storytelling all’interno del Metaverso si riferisce all’uso di ambienti digitali e ad una tecnologia legata alla Realtà Virtuale per poter creare narrazioni coinvolgenti e interattive con cui gli utenti possono interagire. Tutto questo può voler dire film interattivi, giochi e altre forme di contenuti digitali che consentono agli utenti di esplorare e interagire con la storia in modo del tutto nuovo. Ma è con l’Intelligenza Artificiale che il panorama sta cambiando, soprattutto per quello che riguarda i contenuti. Certo il mondo virtuale ha il suo illimitato ed inesplorato fascino ma è l’interazione che sta cambiando.

Nuova esperienza

Questo perché il Metaverso è uno spazio virtuale condiviso in cui gli utenti possono interagire tra loro e con oggetti digitali, e lo storytelling in questo contesto può assumere nuove forme e dimensioni, sfumando i confini tra mondo fisico e virtuale. Paura? No. Timore che questo possa cambiare completamente l’ottica e la visuale a cui siamo normalmente abituati. Nemmeno. I contenuti immersivi non sono altro che la nuova frontiera del nostro provare e pensare e soprattutto apprendere. Sì perché con questa modalità di immersione sensoriale, siamo in grado di eliminare molte delle barriere legate a quello che diamo per certo, aprendoci totalmente a quello che sperimentiamo.

I contenuti immersivi si riferiscono ai media digitali che avvolgono completamente l’utente e creano un senso di presenza in un ambiente virtuale. Ciò può includere esperienze di Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR), nonché film e giochi interattivi che utilizzano grafica 3D, audio spaziale e altre tecniche per creare un ambiente credibile e coinvolgente. I contenuti immersivi possono anche includere installazioni interattive e altre forme di arte digitale progettate per essere vissute di persona. L’obiettivo è proprio quello di creare un’esperienza che sia il più realistica possibile, consentendo agli utenti di sentirsi come se fossero veramente presenti nel mondo virtuale.

Il mondo Metaverso

Abbiamo imparato a comprendere, in questi ultimi due anni, che il mondo virtuale è una nuova frontiera digitale dove gli utenti possono incontrarsi, interagire e creare contenuti in un ambiente immersivo e condiviso. Questo luogo nasce e si ricrea continuamente. È un luogo dove la Realtà Virtuale e l’Intelligenza Artificiale si uniscono per creare una nuova dimensione di esplorazione e interazione. Se parliamo di storytelling allora dobbiamo riferirci ad un’idea tecnologica concepita fin da principio come un universo parallelo.  

Il Metaverso consente agli utenti di vivere esperienze immerse in un ambiente virtuale, come visitare luoghi lontani, partecipare a eventi in tutto il mondo e incontrare persone in una nuova modalità. Inoltre, offre anche nuove opportunità per il lavoro e gli affari, permettendo alle aziende di creare ambienti virtuali per riunioni e presentazioni, e ai designer di creare e vendere oggetti digitali. E tutto questo deve passare per una nuova dinamica dei contenuti.

Soprattutto però, il Metaverso rappresenta una nuova frontiera per la creatività e l’espressione artistica, offrendo agli artisti e ai creatori di contenuti nuove opportunità per esplorare nuove forme di narrazione e interazione.  

Intelligenza artificiale e storytelling

Se parliamo di contenuti, storytelling e Metaverso non possiamo però esimerci dal raccontare anche come l’intelligenza artificiale stia diventando protagonista. La IA è una tecnologia che sta rapidamente cambiando il modo in cui creiamo e consumiamo i contenuti. Tutto questo si accompagna ad un quasi naturale aumento del potere di calcolo e di disponibilità di dati. Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale stanno infatti diventando sempre più sofisticati nell’analizzare e generare contenuti.

Un punto forte di questa nuova linea di generazione automatica è legata al fatto che gli algoritmi di IA possono essere addestrati su grandi quantità di dati per comprendere il linguaggio e la struttura di quello che si vuole raccontare, creando nuovi scenari espressivi in maniera del tutto autonoma.

Quello che accadrà

C’è poi un altro punto che lega la creazione alla ricerca, ed è il fatto che l’IA può essere utilizzata per personalizzare i contenuti in base alle preferenze degli utenti. Molto diversa quindi l’erogazione di un qualunque storytelling se pianificato in base a questa tipologia di ritorno. Gli algoritmi di IA possono analizzare i dati degli utenti, come il loro comportamento di navigazione e le loro interazioni con i contenuti, per comprendere le loro preferenze e interessi.

Questo può essere utilizzato per creare esperienze di contenuti personalizzati che sono più rilevanti e coinvolgenti per gli utenti. Ed è qui che inizierà a cambiare il concetto di lettura da parte degli utenti. Non stiamo parlando assolutamente di controllo, ma semplicemente di una modalità del tutto diversa di interpretare il proprio e l’altrui pensiero. Un doppio binario di ricezione ed interazione che ci porterà ad un aumento esponenziale delle giuste preferenze in fatto di contenuti creati.