• 23 November 2024
Global Gateway

Partiamo dalla chiusura, che ha un pò colpito tutti gli addetti ai lavori, del Metaverso strutturato dalla Commissione Europea chiamato Global Gateway e che si è rivelato un flop totale. Non intendiamo fare assolutamente una critica ma quello che realmente ci interessa è capire come stia realmente proseguendo il cammino basato anche su di una ricerca continua del mondo virtuale al quale tutti mirano ma che pochi realmente conoscono.

Differenti esiti

L’intenzione di Bruxelles era sicuramente quella di mettere in connessione il target giovanile per poter renderlo edotto sulle politiche e i valori comunitari. Il progetto però ha raccolto davvero pochissime adesioni, e dopo intensi lavori tecnici e un investimento di 400 mila euro, ha chiuso i battenti definitivamente (anche se dicono che sia solo un momento di riflessione). Perché? Quello su cui vorrei soffermarmi è l’intento, nobile sicuramente, di dare la possibilità a tutti di poter entrare in un ambiente immersivo all’interno del quale confrontarsi e muoversi con assoluta e totale libertà per poter esprimere le proprie idee. Eppure i giovani (fino ai 35) non hanno recepito nella maniera più giusta il messaggio.

Quando parliamo di Metaverso dobbiamo fare i conti con una cultura che sta nascendo ma che ha comunque forti basi all’interno della realtà del gaming. I device con i quali è possibile connettersi attraverso il proprio avatar con altri utenti in mondi fantastici, o ricreati per una determinata occasione, è già definibile come un passato esistente legato ai giovani gamer che popolano il Web. La domanda però che ci poniamo ritorna sempre identica: “Perché non ha funzionato? E perché si continua a parlare di qualcosa che in pochi visitano nella maniera più consona e cioè utilizzando visori specifici? Cosa abbiamo capito attualmente di questo mondo virtuale e che cosa pensiamo che possa apportare di innovativo alla nostra vita nel quotidiano?”. Forse si tratta di più di una domanda.

Strategia immersiva VR

Se ci riferiamo unicamente alla linea di sviluppo legata anche al mercato di molte aziende che cercano sempre nuove strategie di marketing per potersi contraddistinguere all’interno della massa generale, allora il Metaverso si propone come una scelta di diversificazione strategica. Se invece proviamo a guardarlo dal punto di vista del confronto attraverso i social network (ancora labile in un certo senso) sembra allora vacillare la reale consapevolezza che nasce dalla pratica di questo mondo all’interno del quale si comunica in maniera virtuale. Fa anche pensare la serie di dichiarazioni che il portavoce della Commissione Europea ha espresso in merito alla chiusura dopo soli due mesi della piattaforma metaversa Global Gateway. Solo due mesi e ad un investimento così importante per tenere aperta una piattaforma all’interno della quale sono entrate meno di 50 persone, così come affermato da alcuni utenti che hanno partecipato.

Il portavoce della Commissione Europea invece, dati alla mano (forse), ha ammesso invece una presenza che attestava più di 300 utenti. Non ha però molta importanza cercare di comprendere chi delle due realtà attesti quella che è la verità. Quello che importa di più comprendere è come investire e sotto forma di quali progetti per poter accreditare il mondo Metaverso come possibilità concreta di utilizzo.

Quello che le aziende vogliono

È più che chiaro ormai che il Metaverso come rivoluzione tecnologica sia legato ai progetti di innovazione e che possa fare gola a moltissime realtà industriali e non. La Commissione Europea in questo allora guarda ad alleanze vere e proprie per poter supportare lo sviluppo di nuovi compartimenti che vadano ad abbracciare il mondo delle realtà Virtuale, Aumentata e Mista, senza dimenticare lo sviluppo insaziabile del mondo del gaming. I principali sostenitori delle tecnologie XR legate allo sviluppo di mondi in 3D online avanzati sanno molto bene che il mondo immersivo avrà una sua rapida evoluzione e che andrà a beneficio di molti aspetti della nostra società.

Questo è un dato di fatto perché siamo tutti spettatori, e non soltanto utenti, delle continue performance anche di alto livello di settori come quello sanitario ad esempio, dell’istruzione, dell’arte e del gaming che stanno dimostrando quanto valga questo mercato. Ciò che però risulta essere importante, per ogni settore declinato e caratterizzato dall’uso delle nuove tecnologie, è l’unione infusa di più esperienze e di più sistemi che possano creare esperienze in grado di arricchire realmente i nuovi utenti del futuro.

Se immaginiamo il Metaverso come una possibilità tecnologica per poter ampliare gli orizzonti delle nostre vite, ben vengano allora gli investimenti anche pubblici. Ciò che però bisogna focalizzare maggiormente è la strategia più adatta che con gli step più idonei possa portare ad una crescita non parziale, ma davvero illuminante, in ogni campo.

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