• 24 November 2024
Metaverso

E’ molto bello vedere come l’innovazione cresca e di come nello stesso tempo diminuiscano i volumi dell’intelligenza cerebrale. Benchè la psicologia si sia mossa per prima e in maniera rilevante sul terreno del Metaverso, a tratti capita che ci siano delle cadute di pensiero qualitativo.

Bambini virtuali e Metaverso

La psicologa ed esperta di AI Catriona Campbell nel suo nuovo libro AI by Design: A Plan For Living With Artificial Intelligence, consiglia la possibilità di crescere bambini virtuali senza bisogno di metterne nessuno al mondo. Dalla parte del povero Pianeta sul quale abitiamo ormai sovraffollato, questo invito virtuale ad una maternità simulata da piccoli avatar lascia abbastanza sconvolti. Non per l’assurdità in sé (che può anche essere una semplice sfida sociale) ma per come si continui a non vedere nella maniera giusta il Metaverso.

Sì è vero, questa idea crea una sorta di sottile panico che ci porta a soffermarci su cosa realmente ci sia utile fare (e non dimostrare). L’autrice dichiara così in un’intervista: “Potremmo avere bambini Tamagotchi, una sorta di piccoli esserini virtuali. Prendersi cura di loro vorrebbe dire per molte persone soddisfare il loro istinto di crescere una famiglia, ma in un modo che non abbia un impatto negativo sull’ambiente, a zero emissioni”.

Democrazia e interazione

Questa proposta porta in sé anche un’analisi futuristica e sociologica che vede nel Metaverso un luogo in cui passeremo in un futuro non troppo lontano molto del nostro tempo. In questa progettazione c’è un po’ di tutto: risposte emotive dettate da un’interazione originale e unica con l’Intelligenza Artificiale, nascite con un click e abbonamento mensile. Certo, perché il Metaverso secondo molti non sarà gratuito per sempre. E su questo punto nascerà la divisione di quanti vedranno nel mezzo virtuale invece una democratica possibilità di interazione. Tutto questo incipit per spiegare che comunque i grandi colossi centralizzati come Meta (e quindi FB e Instagram) stiano puntando alla ricerca e alla collaborazione con diverse realtà internazionali.

Importante il tema della vita virtuale che ci aspetta (non solo quella genitoriale) ma soprattutto quella basata su privacy e sulle varie tipologie di lavoro che andremo a fare. La stessa holding di Zuckerberg ha stipulato accordi con molte realtà come ad esempio quella italiana del Politecnico di Milano per studiare i comportamenti sociali e professionali all’interno del Metaverso. Lo studio accademico che si realizzerà verterà anche sui rischi e le opportunità che il Metaverso offre. Il progetto vede un investimento da parte di Meta di 2,5 milioni di dollari all’interno del bacino europeo.

Grazie poi al fondo per la ricerca XR, gli atenei di sette Paesi europei esamineranno le modalità di evoluzione dei meccanismi legati alle tecnologie della Cross Reality in diversi contesti. Da questo confronto così importante prenderanno sicuramente il via diverse soluzioni e ipotesi che definiranno i progressi nel campo immersivo.

Previsioni virtuali di mercato

Il modo in cui avverrà la costruzione del Metaverso sarà infatti la conseguenza dei tanti progetti a livello globale che verranno sostenuti da fondi e investimenti che credono nell’importanza della virtualità. La stessa realtà di Meta si propone di scegliere partners con cui collaborare per poter distinguere e analizzare fin da subito quelli che sono i possibili rischi anche del mondo immersivo. Se solo pensiamo che sono passati nemmeno due anni dall’annuncio ufficiale dato da Zuckerberg sul lancio della nuova realtà di Meta, quello a cui abbiamo assistito è stata davvero una crescita esponenziale.

Anche se erano già diverse le aziende pronte ad ufficializzare progetti basati su estensioni virtuali di mondi reali, la quota di mercato legata al Metaverso è comunque cresciuta costantemente. Secondo le analisi e le previsioni della società di ricerca Prescient & Strategic Intelligence, l’ecosistema digitale e virtuale del Metaverso crescerà del 1500% nei prossimi sei anni con una quota di mercato che supererà i 1.520 miliardi di dollari, e con una crescita annua del 48%.

Settori e investimento

Quali sono i settori che stanno ad oggi investendo di più nel mercato immersivo? Le prime società a vedere nel mondo immersivo una possibilità importante di crescita sono quelle naturalmente legate agli asset digitali, ai Non Fungible Token e al remote working. Anche il settore del travel e dell’arte avranno il loro faro puntato sul Metaverso. Il turismo legato al mondo virtuale sta già costruendo il suo palcoscenico. Per il nostro Paese questo vale una percentuale molto importante e anche se il Metaverso non andrà mai a sostituire il viaggio fisico in sé, sarà comunque una parte molto importante.

Da un punto di vista economico sono sempre di più le aziende poi che utilizzano il mercato immersivo per costruire le loro basi legate a siti virtuali. I meta-hotel ad esempio che daranno il via alla raccolta fondi per la gestione, ristrutturazione e costruzione di hotel reali. E’ chiaro che i token saranno alla base di tutto questo movimento.

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